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La Fondazione Luchetta non si ferma, anche a Pasqua vicina alle famiglie in difficoltà

Accanto all'attività di cura e assistenza dei piccoli ospiti, ad impegnare sempre più la Fondazione è soprattutto la povertà che sta emergendo in maniera drammatica in questo periodo di restrizioni

Nonostante alcune attività della Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin si siano dovute fermare a causa dell'emergenza Coronavirus (Centro di raccolta "Elide" e le attività della Microarea di Montebello), l'impegno di volontari e operatori continua senza tregua. Accanto all'attività di cura e assistenza dei piccoli ospiti già presenti allo scattare dell'isolamento sociale, ad impegnare sempre più la Fondazione è soprattutto la povertà che sta emergendo in maniera drammatica in questo periodo di restrizioni.

Nel 2019

Prima ancora della pandemia la Fondazione Luchetta era già impegnata quotidianamente nell'assistenza a Trieste di numerose famiglie (cui viene richiesto l'Isee) attraverso il "Banco alimentare", segnalate dai servizi sociali del Comune o che fanno riferimento alle Microaree di Montebello e di San Giovanni. Solo nel 2019 la Fondazione ha raccolto e ridistribuito oltre 8,5 tonnellate di alimentari donati quotidianamente da 3 supermercati Despar di Trieste. A queste si aggiungono 1200 pizze (100 al mese) ricevute dall'Associazione "Banco alimentare", 2,6 tonnellate di cibo surgelato donate da Bofrost e le donazioni settimanali del "banco ortofrutticolo del Mercato di Trieste.

Le donazioni

A ridosso delle festività la Fondazione può godere di maggiori aiuti da privati ed esercizi commerciali. Così le famiglie assistite, a Pasqua riceveranno oltre un centinaio di uova e colombe pasquali donate dai signori Amadei e Baldi dell'Associazione "sempre in movimento", dalla signora  Dukcevich, dal sig. Stroligo del centro Discount di Rabuiese, dai titolari del Bar-latteria Lo Nigro, più un uovo di cioccolato di 8 kg regalato dalla Coop delle Torri d'Europa, senza dimenticare la "spesa sospesa" offerta dalla Principe. Tutto questo ha richiesto anche un aggiornamento logistico e formativo da parte della Fondazione (corsi Haccp per i nostri operatori e noleggio di mezzi adeguati). 

Le parole della presidente

“Purtroppo anche la Fondazione è testimone di come la povertà si stia facendo strada sempre più velocemente nella nostra città”, spiega la presidente Daniela Schifani Corfini. “La risposta alla crisi c’è, ma occuparsi del ‘dopo’ richiederà un impegno più sostanziale e di lungo respiro. Per questo la Fondazione si sta muovendo per allargare la raccolta degli alimenti ad altri esercizi commerciali e si sta impegnando per raggiungere sempre più famiglie in povertà. Chiedo perciò a chi nel settore alimentare desidera contribuire a questo sforzo di contattare il nostro ufficio allo 040-3480098”.

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