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Il veliero di san Pietro, la tradizione "rinasce" grazie ai social

Questa mattina sono moltissimi gli utenti di Facebook che hanno postato, nei diversi gruppi, le fotografie delle vele dell'apostolo. Una tradizione che nasce da lontano e che affonda le radici nella "burrascosa" vita di Pietro

E' una tradizione che risale al XVIII secolo e questa mattina, complice i social e il desiderio di condividerne li mantenimento, decine di utenti hanno postato una sua fotografia. Stiamo parlando del cosiddetto "veliero di san Pietro", usanza diffusa in tutto il nord Italia - Friuli Venezia Giulia compreso -, che consiste nel versare l'albume dell'uovo in un contenitore trasparente e pieno d'acqua nella notte tra il 28 e il 29 giugno.

Il veliero al mattino

Al risveglio, a causa della bassa temperatura e dell'umiditià che si registrano nella notte, il bianco dell'uovo subisce una variazione di densità che, simbolicamente e in virtù dell'aumento della temperatura del mattino, crea alcune particolari formazioni che ricorderebbero le "vele". La credenza parte dalla professione di Pietro che in origine sarebbe stato un pescatore. 

La burrascosa vita di san Pietro

L'ulteriore suggestione vuole che nel periodo di fine giugno ci sia un'attività di temporali particolarmente intensa, maltempo che la tradizione lega alla burrascosa vita dell'apostolo e ad alcuni episodi narrati nei vangeli. A seconda delle diverse aree del nord Italia dove viene ancora praticata, l'usanza si manifesta in tutto il periodo che va dalla vigilia di san Giovanni (notte tra il 23 e 24 giugno), fino alla fine del mese. Insomma, una storia a metà strada tra leggenda e realtà e che, grazie ai social, fa riemergere una tradizione ai più sconosciuta. 

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