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Cronaca

"Paga sempre Pantalon", al Maggiore 50 letti in meno.

Non si capisce se verranno ristabiliti alla fine dell'estate o se invece il taglio è dovuto alle ristrettezze di bilancio. Nel frattempo verranno messi in "lista d'attesa".

Tagliati 50 posti letto all'ospedale Maggiore. Questa la notizia rimbalzata ieri sui media. Piero Camber, presidente della IV Commissione e consigliere regionale di Forza Italia ha commentato la situazione attraverso una nota: ""Formalmente i tagli e le chiusure sono stati annunciati come parte della manovra volta ad assicurare le ferie estive al personale sanitario, ma visti i precedenti sorge il legittimo sospetto che ad estate finita ben difficilmente verranno riattivati i servizi, e i letti soppressi". 

I 50 posti letto sono riferiti alla Medicina a bassa intensità di cure, funzionale ad alleggerire la pressione sui reparti di Cattinara, sempre ipersaturi. Camber continua affermando che "ai triestini fu raccontato che non sarebbe cambiato niente, anzi sarebbe stato ancora meglio, infatti ora si chiude un quarto del reparto, ulteriore passo verso lo smantellamento di questo prezioso servizio; inoltre sono stati ridotti anche gli spazi già esigui del Pronto soccorso di Cattinara per sistemare i letti dell'accoglimento di medicina; così si moltiplicheranno i pazienti messi in barella in sosta nei corridoi e negli atri del Pronto Soccorso, con ulteriore precarizzazione del reparto stesso". 

Si può parlare di risparmi quando si parla di Ospedali? Questo sembra essere il grande quesito e una domanda a cui non deve tardare una risposta. "Il bilancio dell'Azienda Sanitaria Triestina - continua Camber - si è chiuso con un buco di circa 12 milioni di euro". Che non sembrano rappresentare tecnicamente risparmi e che provocano ristrettezze di bilancio non da poco.  

Camber prosegue poi ricordando che "l'ultima notizia è il via libera all'attivazione di 4 nuove strutture semplici di psichiatria che si aggiungono alle 5 strutture complesse già esistenti e la firma del decreto n. 525 dd 28 giugno 2018 "Definizione dotazione organica" ove vengono stabiliti 19 posti di dirigente professioni sanitarie. Tutte scelte apicali che verranno fatte con quali modalità? Fiduciarie o concorsuali?"

"E' importante precisare - spiega Camber - che non si mettono in discussione il valore e l'impegno delle strutture psichiatriche, né la necessità di nuovi dirigenti e neppure si contesta l'utilità del lavoro svolto dalle cooperative: ma nel momento di grave crisi economica che sta attraversando la sanità regionale si suggerisce di definire una scala di priorità misurata sulla base degli effettivi bisogni di assistenza dei cittadini piuttosto che sulla mera appartenenza a gruppi esclusivi".

A ben guardare - conclude Camber - sono tutte azioni coerenti con la riforma della sanità del Friuli Venezia Giulia, Serracchiani/Telesca, che però è stata bocciata anche dalla Corte dei Conti: infatti dalla relazione di "Controllo sulla gestione afferente al settore della sanità regionale anni 2014-2017", depositata dalla Sezione di controllo della Corte dei Conti emerge che "Il coordinamento della presente attività di controllo con quelle svolte in ambito nazionale dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti ha permesso di evidenziare il peggioramento registrato nel 2016, rispetto al 2012, nelle dotazioni delle strutture ospedaliere pubbliche regionali, con un decremento di impianti, apparecchiature e attrezzature disponibili in Friuli Venezia Giulia manifestatosi in misura ben più ampia rispetto a quanto accaduto nella altre regioni".

"Diminuzione di concorrenzialità nel confronto con le altre regioni, eccessivi costi per il personale, elevata spesa pro capite: questi sono solo alcuni dei problemi rilevati dalla Corte dei Conti che aveva già evidenziato alcune criticità sulla riforma sanitaria del 2014. Forse è il caso di sospendere tale riforma?" conclude Camber. 

Intanto ci saranno 50 posti letto in meno. Che non sono pochi. 

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