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Cronaca

Rifiuti, Rovis "smaschera" Laureni: «Nessun vantaggio dall'"umido"»

Il consigliere Pdl/Ncd incalza l'assessore durante una seduta commissione del Comune di Trieste convocata per ragguagliare sullo stato dell'Ambiente: «Di quali benefici, ambientali o economici, possono godere ora i Triestini a seguito dell'introduzione della raccolta differenziata dell'umido?»

Si sa, da quando il Comune di Trieste ha deciso di dare un giro di vite alla raccolta differenziata, con l'eliminazione programmata dei cassonetti "generici" per far posto alle isole ecoliche e infine l'arrivo dei "bottini" per la raccolta dell'umido, cittadini e politici dell'opposizone hanno alzato la voce per manifestare tutti i loro disagi. Nel corso della conferenza stampa del 29 dicembre 2014, il sindaco Cosolini, insieme all'assessore Laureni e il direttore AcegasApsAmga Gasparetto, aveva spiegato che l'Amministrazione aveva capito gli errori dovuti a certe criticità e risolto questi problemi, ponendo fine per un certo periodo alle critiche dell'opposizione puntando i riflettori sull'incività di pochi che danneggia tutta la comunità.

Oggi però è stato scritto un nuovo capitolo della vicenda: infatti, «durante una commissione del Comune di Trieste convocata per ragguagliare sullo stato dell'Ambiente - spiega Paolo Rovis, capogruppo Pdl in Consiglio comunale, sul suo blog - l'assessore Umberto Laureni (SEL) elenca azioni svolte e cita il risultato raggiunto con la raccolta differenziata: il 40%, un abbondante 15% in più rispetto al passato, grazie alla raccolta separata dell'umido. Bello, tutti felici? Vediamo».

13nov14. Consiglio Comunale Trieste- sfiducia presidente Furlanič (foto di Emanuele Esposito)-13Il consigliere Rovis comincia ha incalzare l'assessore in merito a quelli che sono i «benefici, ambientali o economici, possono godere ora i Triestini a seguito dell'introduzione della raccolta differenziata dell'umido?». «La risposta è stata vaga - spiega il capogruppo Pdl -. "È un fatto culturale", ha motivato l'assessore all'Ambiente».

«Ok - continua Rovis -, ma al di là della cultura (con la quale, diceva qualcuno, non si mangia e se parliamo di rifiuti si mangia ancora meno), i vantaggi concreti quali sono? "Il costo a tonnellata del centro di compostaggio è inferiore rispetto al termovalorizzatore", c'ha provato l'assessore».

«Si, ma la raccolta costa enormemente di più, quindi l'operazione è in perdita. O, meglio, è in pari perché ai Triestini è stata imposta una Tari più cara - evidenzia Paolo Rovis -. E, dal punto di vista ambientale, il termovalorizzatore lavora comunque a pieno ritmo: se si sottraggono rifiuti "triestini", infatti, se ne importano altrettanti da altre province».

«"Non gettiamo nemmeno un grammo di rifiuto in discarica", ha sentenziato Laureni - scrive il consigliere -. Verissimo, ma questo accade da decenni e non c'entra con l'umido. Da questo aspetto, siamo sempre stati una città modello. Quindi, alla seconda ripetizione della mia domanda, la resa: non è stato elencato alcun beneficio. Nè ambientale, né economico. Nessuno».

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