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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Vitalizi in Regione, «vessazione nei confronti degli ex consiglieri»

L'Associazione dei consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia manifesta la contrarietà alla proposta di legge sulla riduzione in regione dei cosiddetti vitalizi, sottolineando una dubbia costituzionalità

L'Associazione dei consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia, attraverso il proprio Consiglio direttivo, fatta una prima e attenta valutazione della proposta di legge afferente la riduzione in regione dei cosiddetti vitalizi, rileva che essa, per come è formulata e per le finalità che vuole perseguire presenta, nell'impianto di fondo e in alcuni specifici punti, evidenti elementi di dubbia costituzionalità secondo consolidati pronunciamenti della Corte costituzionale.

Quanto ai contenuti - rileva il direttivo - le misure di riduzione previste (che sono tra le più alte d'Italia), non tengono conto alcuno del fatto che in Friuli Venezia Giulia sugli assegni è già applicata da ben nove anni una riduzione del 10 per cento (ciò non avviene in molte altre Regioni), che per gli assegni stessi da tempo non è previsto alcun aggiornamento ISTAT e che il loro importo, per una certa sua parte, è ora soggetto a doppia tassazione.

A parere del direttivo dell'Associazione, ben altra valutazione avrebbe da esso avuta il provvedimento qualora avesse abbracciato in un disegno organico di contenimento della spesa, l'intero e non trascurabile comparto della politica a cominciare dalla Regione: indennità dei consiglieri in carica - assessori esterni - segretari dei consiglieri regionali (uno per consigliere) - rimborsi spese forfetari e esentasse - segreterie assessorili ipertrofiche ecc.- includendovi pure gli ex consiglieri. L'assenza totale di una tale organicità di impostazione, che fa assumere alla proposta di legge un carattere "vessatorio" nei confronti di chi ha fatto il proprio dovere istituzionale, la mancanza di una connotazione solidaristica del provvedimento, impongono l'indizione dell'Assemblea degli iscritti per una comune valutazione e per le determinazioni conseguenti, ivi compresa l'azione in sede giurisdizionale, come del resto avvenuto in altre Regioni (Lombardia) e come da indirizzo del Coordinamento nazionale.

Il Direttivo mette infine in atto una attenta ricognizione dei costi dell'attuale politica per evidenziarli all'attenzione di chi vuole ridurne l'onere per i cittadini.

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