rotate-mobile
Cronaca

A Trieste costruito il primo tappo per pozzi di petrolio

Il dispositivo permetterà di arginare le perdite nei giaciment subacquei di petrolio, evitando gravi catastrofi ambientali

A Trieste sarà realizzata la struttura tecnologicamente più avanzata utilizzabile per tappare un pozzo petrolifero subacqueo in caso dovessero saltare tutte le valvole di sicurezza. Il meccanismo è volto a impedire la fuoriuscita di olio e gas in mare aperto e la realizzazione è a cura del gruppo Saipem-Sonsub. L'apparecchiatura consente di evitare disastri ambientali come quello della piattaforma Deepwater Horizon nel golfo del Messico, nel 2010. L'ha rivelato Diego Lazzarin, engineered product manager della Saipem-Sonsub, durante il convegno "Le vie del petrolio: Arabia - Trieste - Europa Centrale" nel capoluogo Fvg, che ha precisato come il dispositivo potrà essere smontato e spostato in ogni parte del mondo secondo necessità e permetterà di posizionare un blocco su un pozzo anche a grandi profondità.

Un'impresa, ricorda Lazzarin, già tentata da altre compagnie petrolifere in seguito all'incidente nel golfo del Messico, ma in questi casi i tappi pesavano qualche centinaio di tonnellate e necessitavano sempre di un portatore per il posizionamento. Nel caso di questa tecnologia, sviluppata interamente a Trieste con risorse tutte italiane (a eccezione di una sola componente), la procedura e il funzionamento saranno interamente comandati a distanza.

 A giugno il dispositivo farà una prima prova nell'Adriatico, a settembre-ottobre sarà riportato in Porto vecchio, dove rimarrà, pronto per essere utilizzato. La Sonsub ha inoltre spostato la produzione di un veicolo a controllo remoto, che finora il gruppo realizzava soltanto negli Stati Uniti: un sistema estremamente complesso che consentirà di operare a grandi profondità tramite un controllo a distanza. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A Trieste costruito il primo tappo per pozzi di petrolio

TriestePrima è in caricamento