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Cronaca

Accoglienza diffusa, Torrenti: «Trasferire il "know how" a tutto Fvg»

L'assessore regionale alla Solidarietà, Gianni Torrenti, ha riunito ieri (2 luglio) a Trieste il Tavolo tecnico di protezione internazionale con le sei associazioni riconosciute ed abilitate a livello nazionale ad operare sulla tematica rifugiati

Subito un tetto per i rifugiati approdati in Friuli Venezia Giulia utilizzando anche soluzioni proposte dai privati e, a seguire, una progettualità di accompagnamento e integrazione nell'interesse degli ospiti e della popolazione locale. Con l'obiettivo di organizzare al meglio la Buona Accoglienza, l'assessore regionale alla Solidarietà, Gianni Torrenti, ha riunito ieri (2 luglio) a Trieste il Tavolo tecnico di protezione internazionale con le sei associazioni riconosciute ed abilitate a livello nazionale ad operare sulla tematica rifugiati.

«Il tavolo - ha commentato Torrenti - servirà ad accompagnare le istituzioni nella definizione e gestione dei progetti di integrazione dei richiedenti asilo. L'accoglienza diffusa - ha precisato - non è alberghiera ma ha fondamentale necessità di mediazione culturale, relazionale, legale e linguistica, come di tutta una serie di supporti che vanno messi a disposizione dei rifugiati attraverso gli Ambiti territoriali».

A questo proposito, Torrenti ha annunciato che la prima riunione operativa si svolgerà lunedì a Pordenone. «Gli Ambiti - ha affermato l'assessore - stipuleranno gli accordi con le rispettive Prefetture, successivamente si relazioneranno a loro volta con associazioni e strutture per una corretta e stabile gestione dei richiedenti asilo. Dobbiamo consegnare il know how degli Ambiti più rodati e delle associazioni più esperte e capaci - ha concluso Torrenti - a quelle parti del territorio che si troveranno per le prima volte ad affrontare queste problematiche».

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