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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Affido familiare: al via nuova campagna di sensibilizzazione

Una forma di sostegno sociale in cui il minore resta nella famiglia affidataria per un periodo di tempo definito a seconda delle sue necessità e del suo contesto familiare

E' stata presentata oggi dall'assessore comunale alle Politiche Sociali Carlo Grilli, la nuova campagna di sensibilizzazione sull'affido familiare promossa dal Comune di Trieste con la collaborazione della sezione triestina di ANFAA (Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie) e dell'Associazione Panificatori, Pasticceri e affini della provincia. Sono in tutto 50 gli esercizi cittadini che avranno stampati sui sacchetti del pane acquistato quotidianamente i recapiti telefonici del Gruppo Affidi de Comune di Trieste e dell'ANFAA.

Nello specifico, cos'è l'affidamento familiare?
L'affidamento familiare è una forma di sostegno sociale (regolato dalla Legge 184/83 successivamente novellata con Legge 149/01) che permette a bambini/e e ragazzi/e, le cui famiglie si trovino in un momento di difficoltà, di vivere in un ambiente accogliente e favorevole alla loro crescita in attesa che la fase critica della loro famiglia venga superata. E' un bel gesto di solidarietà a favore di un bambino/a o ragazzo/a e della sua famiglia. 
Tutti noi sappiamo che talvolta una famiglia può trovarsi - per motivi diversi - in una situazione di particolare difficoltà, per cui non riesce, temporaneamente, ad occuparsi in modo adeguato dei propri figli. Eppure tutti i bambini e adolescenti hanno diritto ad essere amati, educati ed aiutati a sviluppare la propria personalità e un sereno percorso di crescita.

L'affido familiare non è un'adozione: il minore resta nella famiglia affidataria per un periodo di tempo definito a seconda delle sue necessità e del suo contesto familiare, sulla base di un progetto educativo concordato con i servizi del territorio. In questo periodo mantiene e spesso consolida i rapporti con la sua famiglia di origine. L'affidamento può essere residenziale (a tempo pieno) quando il minore trascorre giorno e notte con gli affidatari, pur mantenendo rapporti significativi con la propria famiglia oppure diurno (o leggero) quando, pur continuando a vivere con la propria famiglia, trascorre parte della giornata o alcuni giorni alla settimana con la famiglia affidataria.
Per un contatto, si può telefonare ai numeri 040675 4391 e 4591 o scrivere all'indirizzo e-mail gruppo.affidi@comune.trieste.it.
La sezione di Trieste dell'Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie ha sede in via del Donatello 3. Per avere informazioni su adozione e affido contattare l'Associazione al numero telefonico 040 54650, oppure all'indirizzo e-mail trieste@anfaa.it.

All'incontro erano presenti i presidenti dell'ANFAA di Trieste, Fabio Pillin, e dell'Associazione Panificatori Edi Jerian, il funzionario dei Servizi Sociali Paolo Taverna, Paola Tagliapietra del Gruppo Affidi comunale, Franco Bruni, psicologo dell'Azienda Sanitaria, alcuni genitori delle famiglie affidatarie e una volontaria.

L'assessore Grilli ha sottolineato l'importanza di un tema quale l'affido: «E' di assoluta priorità nell'agenda delle Politiche Sociali e grazie alla collaborazione delle associazioni che si occupano da sempre di queste problematiche insieme ai genitori e agli enti preposti, possiamo dare il via a un nuovo percorso di sensibilizzazione dei cittadini su questo strumento che gli operatori sociali utilizzano per contrastare situazioni di disagio educativo e relazionale in famiglia e affinchè ogni bambino resti all'interno della propria famiglia laddove possibile. Già molte famiglie e singoli nel corso degli anni hanno dato la loro disponibilità, ma l'obiettivo è che questa virtuosa forma di solidarietà possa ampliarsi ancora di più. E in tal senso – ha detto Grilli – voglio rivolgere alle mamme un messaggio rassicurante: “affidatevi ai Servizi Sociali del Comune perchè così non lasciate andar via i bambini, anzi, il nostro obiettivo è farli ritornare all'interno della propria famiglia. E dove la situazione è dolorosa la miglior risposta possibile è la famiglia affidataria».

Toccante la testimonianza di una 'mamma affidataria' che ha scritto un poesia per descrivere con grande sensibilità l'esperienza di accoglienza avuta con quattro bambini sia in tenera età che adolescenti. Mentre una coppia di genitori ha affermato quanta gioia e soddisfazione abbia infuso l'esperienza di poter dare un futuro migliore a un ragazzo, nella convinzione che tutti i giovani che vivono situazioni difficili hanno il diritto di ricevere un'educazione e un'istruzione adeguate al pari degli altri.

Paola Tagliapietra ha parlato quindi dell'iniziativa della campagna di sensibilizzazione che prevede la distribuzione dei sacchetti del pane che riportano i recapiti del Gruppo Affidi de Comune di Trieste e dell'ANFAA per sensibilizzare il più possibile sull'affido, e delle quattro aree di intervento su cui si concentra l'attività del Gruppo Affidi, cioè: la sensibilizzazione-formazione di gruppi di persone interessate all'affidamento familiare; la conoscenza-orientamento-valutazione delle persone che danno la loro disponibilità a svolgere un'esperienza nel campo dell'affido; gli abbinamenti: la partecipazione a reti e incontri volti a una quanto più possibile completa conoscenza della situazione del minore e il supporto agli affidatari durante tutto il corso dell'affido per consetire loro di affrontare le difficoltà che si presentino in forme diverse: percorsi individuali, incontri di approfondimento psicologico, pedagogico ed educativo, percorsi di gruppo fra affidatari tramite gruppi di sostegno.
Un'altra tappa della campagna sarà la proiezione all'interno della rassegna cinematografica di Trieste Estate 2017, del film “Il ragazzo con la bicicletta” dei fratelli Dardenne, vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2011.
 

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