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Cronaca

"Albero furlan" in piazza Unità: Cosolini ironizza su Facebook: «Ebbene sì. Sono colpevole!»

Il sindaco di Trieste risponde alla segnalazione di un lettore de Il Piccolo e probabilmente mette le mani avanti rispetto alle critiche che potrebbero giungere dagli oppositori politici

«Ebbene sì. Sono colpevole! ….nemmeno il “libretto rosso” pubblicato in occasione della mia elezione aveva previsto tanto: dopo l'invasione di stranieri, extracomunitari, cosacchi, ostrogoti, etc, arriva anche l'albero furlan e quindi straniero». Il sindaco di Trieste Roberto Cosolini risponde, con ironia, su Facebook alla segnalazione di un lettore de Il Piccolo che lo accusa di aver appunto piazzato nella principale piazza cittadina, piazza Unità, un albero donato dagli "acerrimi nemici" friulani. Una risposta che anticipa, e rimanda preventivamente ai mittenti, anche le critiche che potrebbero giungere dagli oppositori politici

«Che dire? Abbiamo resistito al primo povero scarnificato albero del natale del 2011, non so se ce la faremo a resistere alla richiesta di dimissioni che gruppi di opposizione, e forse anche qualcuno della maggioranza, non potrà fare a meno di presentare - ironizza Cosolini -. Pensate che all'albero straniero di Piazza Unità se ne aggiunge quello della Carinzia in piazza della Borsa. Del resto, cosa attendersi da un'amministrazione che ha scelto di far arrivare musicisti nel nostro stadio, triestino patocco, addirittura dal New Jersey e da Seattle?».

«Non resta che augurarsi che una mobilitazione civica spontanea porti migliaia di persone a impedire fisicamente - continua il sindaco -, costi quel che costi, che domenica prossima in Piazza Unità si commettano i seguenti abomini: triste accensione dell'albero straniero, indigesta degustazione di frico accompagnata da odioso brindisi a base di pluripremiata birra artigianale».

«A proposito - conclude Roberto Cosolini -, darei ancora due informazioni all'estensore della segnalazione. La prima: il mais non si coltiva in montagna, quindi in Piazza Unità spunteranno porcini, chiodini ed erbe aromatiche perfette per fare la grappa. La seconda: cosa mai succederà in Piazza della Borsa? Sorgerà un impianto industriale per la produzione di pane di segale, burro e speck?»

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