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Cronaca

All'Anpi la gestione del Parco della Pace di Opicina

Firmato in Municipio l'atto per la concessione, a titolo gratuito per 9 anni rinnovabili, all'Anpi del sito commemorativo dell’istituendo “Parco della Pace”, adiacente al Poligono di Tiro di Opicina. Soddisfazione del sindaco Dipiazza: "Aggiunto ancora un tassello per il superamento dei drammi del Novecento". Il Presidente dell'Anpi Vallon: "Un momento atteso da tanto tempo"

E' stato firmato oggi pomeriggio, 26 novembre 2019, nel Salotto Azzurro del Municipio di Trieste, l'atto per la concessione, a titolo gratuito per 9 anni rinnovabili, all'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - Comitato Provinciale di Trieste/Vsedržavno Združenje Partizanov Italije - Tržaški pokrajinski odbor (A.N.P.I.- VZPI) del sito commemorativo dell’istituendo “Parco della Pace”, adiacente al Poligono di Tiro di Opicina, luogo – come noto – che fu ripetutamente teatro di morte durante i tragici anni '40 del Novecento, con la fucilazione, in vari momenti, di circa 100 oppositori del regime, partigiani e antifascisti italiani, sloveni e croati.

La firma odierna, che conclude lungo e atteso iter, che ha visto il “passaggio” del sito prima dal Demanio dello Stato al Comune e quindi dal Comune appunto all'ANPI, è stata apposta dal Sindaco Roberto Dipiazza e dal presidente provinciale dell'ANPI – VZPI Fabio Vallon, presenti anche l'Assessore comunale ai Servizi Generali e Valorizzazione Immobiliare Lorenzo Giorgi affiancato dal direttore del Servizio Gestione Patrimonio Immobiliare Luigi Leonardi con la funzionaria Rossana Zagaria, i consiglieri comunali Igor Svab e Valentina Repini che hanno seguito in modo particolare lo sviluppo della pratica nonché Dusan Kalc vicepresidente provinciale della stessa ANPI e presidente della Sezione di Opicina direttamente incaricata della cura del sito e del servizio di presidio che già oggi svolge.

In merito alla firma, il Sindaco Dipiazza l'ha definita di “un passaggio importante, cui tenevo personalmente, in quanto ultimo tassello per completare le testimonianze sul territorio dei drammi del nostro Novecento e chiudere simbolicamente quel periodo, quel secolo che così tanti problemi e tragedie ha portato in queste nostre terre. Un percorso di ricostruzione e ricomposizione della memoria - ha detto Dipiazza – iniziato, ormai molti anni fa, con il dialogo con la Comunella di Borst (Sant'Antonio in Bosco) per il via libera alla definitiva sistemazione e valorizzazione della Foiba di Basovizza e che abbiamo quindi proseguito formando la delegazione unitaria dei Sindaci di tutti i Comuni della provincia per recarci assieme sui “luoghi della memoria” a commemorare tutti i Caduti, arrivando infine alla grande tappa del 2010, con quel “Concerto dell'Amicizia” del maestro Muti con i Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia e l'esecuzione dei tre inni nazionali nella nostra Piazza dell'Unità. Ora, per completare il quadro, mancava quest'ultimo importante “tassello”, per il raggiungimento del quale ringrazio di cuore chi, come il consigliere Svab, ha collaborato con noi e lavorato pazientemente in tutto questo tempo per conseguire questo risultato. E lavoreremo ancora in questo senso, sempre con la massima disponibilità verso la nostra comunità slovena, con il prossimo obiettivo forte in questo campo: quello di “riconvocare” qui a Trieste, ancora una volta i tre Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia, per sancire ancora una volta, e a un livello ancor più alto, la collaborazione fra i nostri Paesi”.

Anche il presidente dell'ANPI Vallon ha parlato di “un momento atteso da tanto tempo. Con questo atto potremo ora garantire, anche formalmente, la piena fruibilità pubblica di quest'area commemorativa sita all'interno del Poligono di Tiro; e lavorare ulteriormente assieme al Comune per quei lavori di adeguamento e miglioramento che sono ancora necessari.”

Da ultimo, il consigliere Igor Svab ha ringraziato il Sindaco Dipiazza e l'Assessore Giorgi per l'impegno profuso per portare a conclusione una vicenda complessa e un iter molto lungo ma ora finalmente giunto positivamente a buon fine. La prima cerimonia ufficiale che qui si terrà dopo l'avvenuta odierna formalizzazione della concessione sarà – ha ricordato il presidente Vallon – la commemorazione dei cinque antifascisti sloveni triestini fucilati il 15 dicembre 1941, a seguito del cosiddetto “secondo processo di Trieste” messo in atto dall'allora Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato.

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