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Cronaca

Allarme amianto a Campanelle, risposta dell'assessore Laureni: «Tutto in regola, nessun pericolo »

Emergenza amianto a Campanelle, interviene l'assessore Laureni con una lunga lettera che pubblichiamo integralmente

Emergenza amianto a Campanelle, interviene l'assessore Laureni con una lunga lettera che pubblichiamo integralmente.

Sono il primo a pretendere sull'amianto massima chiarezza e trasparenza - considerata anche, se vogliamo, la mia personale storia professionale e la mia particolare dedizione proprio a questo tema - e accetto quindi qualunque osservazione in merito, ma contesto con forza le affermazioni del consigliere comunale Giorgi  che non rispondono a verità!

In merito alla vicenda amianto a Campanelle devo perciò rigettare le sue affermazioni sulla mancata risposta del Sindaco “ancorchè allertato”.

Posso ricordare che la nota di Giorgi ci è pervenuta via e-mail il 10 agosto. Pochi giorni dopo, fatte le verifiche del caso, gli avevo inviato la seguente risposta:

“Caro consigliere Giorgi, Le riporto quanto mi è stato comunicato dal Dipartimento di Prevenzione dell'AAS di Trieste.

Il giorno 6 luglio u.s. il Dipartimento ha ricevuto la notifica (obbligatoria per legge) da parte della ditta Friulana Costruzioni S.r.l. di Sedegliano (UD), regolarmente iscritta all'Albo dei Gestori Ambientali cat. 10 B, relativa ai lavori di incapsulamento, confezionamento e trasporto in impianto autorizzato di rifiuto contenente amianto frammisto a terra e rocce. In particolare trattasi di frammenti di varia pezzatura di materiali contenenti amianto (MCA) in matrice compatta (c.d. eternit) dispersi nel terreno in via Cesare dell'Acqua, sulle p.c.n. 847/1 e 855 di proprietà ATER, terreno sul quale è prevista la costruzione di un complesso residenziale. Sono state stimate circa 4.2 t di materiale da smaltire (come da relazione tecnica redatta dall'ing. Vito Ardone della ditta EVA S.r.l. su incarico della committente Riccesi S.p.A.).

In dettaglio, dopo la delimitazione e segnalazione dell'area come da normativa, le modalità operative sono state le seguenti:

1. pulizia dell'area consistente nell'abbattimento di specie arboree e decespugliazione dei rovi.

2. suddivisione dell'area in celle di dimensioni 10x10 m e identificazione, visiva o anche mediante campionamento e analisi di laboratorio, delle celle interessate dalla presenza di amianto.

3. se la prima indagine (di cui al p.to 2) non ha evidenziato la presenza di amianto, tutta la volumetria della cella viene collocata presso un'area di deposito temporaneo, al fine di poter eseguire ulteriori verifiche visive ed eventualmente analitiche del materiale scavato. Il tutto al fine di una corretta attribuzione del codice CER al rifiuto. In attesa delle analisi finali il materiale depositato viene precauzionalmente coperto.

4. se nel materiale proveniente dalle celle vi è evidenza certa di MCA lo stesso viene collocato presso un'area appositamente attrezzata per l'incapsulamento e il confezionamento del materiale in "big-bags" (i grandi sacchi citati nella Sua nota). Durante le fasi di scavo, trasporto, stoccaggio e confezionamento i materiali contaminati vengono irrorati mediante l'utilizzo di un nebulizzatore di acqua, ovvero incapsulante, per l'abbattimento delle fibre e in generale delle polveri. E proprio al fine di controllare l'eventuale dispersione di fibre libere in aria vengono eseguiti periodici campionamenti ambientali. I "big-bags" contenenti i MCA sono temporaneamente depositati in una zona appositamente segnalata fino all'invio alle discariche autorizzate con il cod. CER 170503* "terre e rocce contenenti sostanze pericolose". Il trasporto di tali rifiuti all'impianto di destino (deposito della Friulana Costruzioni a Codroipo) viene effettuato dalla Ditta stessa o da altro trasportatore autorizzato.

Tutte le procedure sopra descritte sono state concordate nel corso di più riunioni alle quali hanno partecipato i rappresentanti della Ditta esecutrice con il loro consulente ing. Ardone, i rappresentanti della committenza e dell'ATER e tecnici e dirigenti della Struttura Complessa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell'AAS 1 Triestina, a cui spetta anche la vigilanza sulla corretta esecuzione dei lavori.

Attualmente il cantiere risulta non operativo – scrissi allora a Giorgi - per le ferie ferragostane, dal 10 al 22 agosto. Come del resto Le avevo già anticipato, la procedura seguita previene la dispersione di fibre e in tal senso va ritenuta in grado di garantire ogni pericolo di inalazione nei confronti degli abitanti.

Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e Le porgo distinti saluti” concludevo, comunicando peraltro allo stesso Giorgi anche il nominativo del dirigente responsabile dell'AAS al fine di ottenere maggiori informazioni sulla bonifica e qualunque altra eventuale delucidazione in merito.

Da parte del consigliere Giorgi non ho avuto però nessun riscontro a questa mia nota.

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