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Cronaca Chiarbola - Servola - Valmaura / Via San Benedetto

Decine di appartamenti senza gas a Chiarbola, la "denuncia" di un'amministrazione stabili

"Incomprensibile il periodo scelto. Andiamo verso l'inverno e lasciare senza riscaldamento, acqua calda e gas moltissime famiglie sembra una scelta quantomeno discutibile". La replica dell'azienda: "Dialoghiamo caso per caso con le singole amministrazioni per trovare soluzioni transitorie"

Dalla fine del mese di settembre l'Acegas ha comunicato ad alcune amministrazioni di stabili di Trieste la chiusura degli impianti gas di alcune zona della città. La "denuncia" arriva da un'amministrazione stabili cittadina che gestisce sette condomini in via San Benedetto (nel rione di Chiarbola) dove tre di questi sono stati interessati dalla chiusura degli impianti del gas. Nella via del quartiere popolare sarebbero, sempre secondo l'amministrazione, "almeno sette condomini sarebbero senza gas". "In via Pietà 3 c'era un condominio che risultava essere senza l'erogazione del gas fino a l'altro ieri, quando è stata riaperta". Il problema risulterebbe essere un punto debole che riguarda buona parte della città. Il virgolettato è la nota dell'amministrazione interessata.  

"Molti altri verranno chiusi"

"La media dei condominii a cui accade questo - sempre dall'amministrazione - è uno , massimo due, in un anno. Abbiamo ragione di credere che nei prossimi giorni molti altri verranno chiusi. Sappiamo inoltre per certo che lo stesso sta accadendo a moltissimi altri nostri colleghi". Cosa succede a questo punto? Normalmente si procede ad una richiesta ufficiale. "Alla nostra richiesta di spiegazioni di questo improvviso lavoro straordinario ci è stato genericamente risposto che stanno rifacendo le vecchie tubature in ghisa e di conseguenza i condomini devono sottostare alle prove di tenuta del gas e che il tutto è partito dai vertici dell'Acegas, a cui non abbiamo accesso". 

"Il periodo sbagliato"

Secondo l'amministrazione "cio' che appare francamente incomprensibile è il periodo scelto, finora siamo stati abbastanza "graziati " da un ottobre piuttosto mite, ma andiamo verso l'inverno e lasciare senza riscaldamento , acqua calda e gas cucina moltissime famiglie anche con anziani ed invalidi, sembra una scelta quantomeno discutibile, anche perchè i tempi per ottenere la riapertura si aggirano da due-tre settimane ad un mese e piu' nei casi piu' sfortunati e complicati, oltre a comportare un esborso non previsto di parecchie centinaia di euro a famiglia". "Non sappiamo piu' a chi rivolgerci, nè come fronteggiare le decine di telefonate dei nostri condomini che , comprensibilmente, sono preoccupatissimi e richiedono informazioni".

La replica dell'Acegas 

L'azienda, contattata da Trieste Prima, ha replicato con una nota scritta che riportiamo integralmente. 

In questi mesi è in corso a Trieste un progetto di riqualificazione delle reti gas che, risalendo in buona parte al secolo scorso, risultano vetuste ed ammalorate in alcune parti. Per garantire la sicurezza e rispondere alla normativa vigente in materia, AcegasApsAmga sta quindi provvedendo alla sostituzione o alla riqualificazione della rete gas, la cui estensione totale supera i 500 km.

Nel procedere con suddetta riqualificazione, indispensabile per garantire la sicurezza, si provvede di volta in volta ad avvisare le Amministrazioni stabili dell’intervento in fase di avvio, segnalando che una volta ultimata la riqualificazione del tratto sarà necessario interrompere l’erogazione del gas per un massimo di 4 ore, per procedere ad allacciare il condominio alla nuova condotta.

Contestualmente viene monitorata la situazione di eventuali dispersioni di gas mediante strumentazioni certificate. Nel caso in cui vengano rilevate fughe, per prevenire incidenti, è inderogabile l’interruzione dell’erogazione, così come nel caso in cui vengano riscontrate situazioni di impianti fuori norma con conseguenti rischi per la sicurezza.

Se il problema risulta all’interno della proprietà privata del condominio, AcegasApsAmga provvede immediatamente a comunicare l’interruzione all’Amministratore, informandolo anche sulle procedure da seguire per ottenere il riallaccio. Trattandosi di area privata è necessario l’intervento da parte di una ditta privata che possa certificare la riparazione: una volta che il condominio fornisce alla multiutility documentazione e certificazione dell’avvenuta riparazione, si provvede prontamente a ridare il gas.

Data l’importante area coinvolta dalla riqualificazione, AcegasApsAmga sta procedendo impegnandosi per provocare il minor disagio possibile ai cittadini, ma mettendo sempre al primo posto la sicurezza, fondamentale soprattutto in ambito di gas metano.

Nella consapevolezza che stanno iniziando i mesi più freddi, qualora si presenti la necessità di una riparazione privata con lunghi tempi d’attesa, AcegasApsAmga procede a dialogare, caso per caso, con le singole Amministrazioni per trovare soluzioni transitorie, compatibilmente con la condizione degli specifici impianti, che mantengano la sicurezza dei condomìni fino ai mesi primaverili, periodo in cui le Amministrazioni potranno procedere ad avviare i lavori per la risoluzione definitiva.

Infine, nel caso specifico citato nella segnalazione, attualmente dei 14 casi indicati, l’erogazione è stata distaccata a soli 4 condomìni a cui verrà prontamente rierogato il gas non appena ricevuta conferma dell’avvenuta riparazione della dispersione; essendo necessaria, nel caso specifico, anche la messa a norma dei contatori del condominio, questa verrà effettuata con la primavera. Gli altri 10 condomìni non sono stati a tutt’oggi coinvolti nell’interruzione del gas e non si prevede il distacco fino alla fine della stagione termica.

L'ulteriore replica dell'amministrazione

"Tutto vero, ma sinceramente il fatto di venire avvisati il giorno prima non permette un lavoro di pianificazione e di comunicazione verso le persone che vivono nei condomini e si trovano senza gas. Il periodo scelto, tra le altre cose, resta uno dei peggiori". 

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