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Cronaca

Anche a Trieste l'Iniziativa “in Sospeso”: Clienti che Offrono ad altri Clienti in Difficoltà

Grande successo e molte le adesioni da parte dei titolari delle attività commerciali 18.4.2014 | 12.45 - Anche a Trieste ha suscitato entusiasmo e partecipazione l’iniziativa "in sospeso" messa in atto da alcuni commercianti cittadini, che sono...

Grande successo e molte le adesioni da parte dei titolari delle attività commerciali

18.4.2014 | 12.45 - Anche a Trieste ha suscitato entusiasmo e partecipazione l'iniziativa "in sospeso" messa in atto da alcuni commercianti cittadini, che sono stati i pionieri di questa proposta, cui giornalmente se ne stanno aggiungendo sempre di più.

Per quanti non ne fossero a conoscenza, "in sospeso" è un idea nata a Napoli, dove i clienti dei bar, oltre a pagare il proprio caffè, possono pagarne ulteriori "in sospeso", che possono essere fruiti da quanti ne fanno esplicita richiesta, in quanto senza la necessaria disponibilità economica.

Visto i tempi di crisi che stiano vivendo, tale iniziativa è balzata nuovamente agli onori della cronaca, stavolta non solo nell'ambito dei caffè, ma si è allargata a diversi beni di prima necessità, come pane, latte, pasta, ma anche a generi di vestiario per i più e piccini (Professione Mamma, Campo San Giacomo 14) e prodotti per animali (Animal Petz Via Zonta 5).

Il tam tam tra i cittadini è partito dai social network, dove sono nate pagine e gruppi tematici su Facebook, con iscrizioni ed interesse che aumentavano di ora in ora, segno che la solidarietà è di casa anche nella nostra città.

Alessandra Conti Cragolin è creatrice e amministratrice del gruppo Facebook tematico "In sospeso" (clicca per aprire al link): «Era una idea che da tempo mi frullava per la testa - ci spiega - volevo dare un aiuto concreto a tutti coloro che non sono seguiti dalle associazioni; creare un punto di riferimento per tutti coloro che stanno vivendo un periodo di difficoltà a causa della perdita del proprio posto di lavoro, problematica questa che coinvolge un numero sempre maggiore di cittadini. "Facebook" - continua l'amministratrice del gruppo - ha un bacino di utenti enormi e questo va a vantaggio sia di chi vuol dare una mano contribuendo a sviluppare questa proposta, sia a tutti coloro che vorrebbero usufruirne, ma non sanno quali locali vi aderiscono. Difatti abbiamo pensato che tutti gli esercizi commerciali che aderiranno a questa iniziativa, affiggano alle vetrate del loro locale un cartello con il seguente slogan "Qui qualcuno ha lasciato qualcosa per te, entra e chiedi". La lista degli esercizi commerciali che aderiscono ed aderiranno - chiosa Alessandra - verrà aggiornata quotidianamente per permettere a tutti di venirne a conoscenza ed essere aggiornati sugli aderenti».

Un successo del genere Alessandra non se lo aspettava, basti pensare alle oltre 1200 iscrizioni avvenute in solo 4 giorni. Sono in preparazione inoltre dei moduli che verranno distribuiti agli esercizi aderenti, in cui i titolari delle diverse attività commerciali elencheranno i diversi beni e le quantità "in sospeso" in modo da pubblicizzare anche tali cifre sui social network. Per segnalare ulteriori esercizi che vorranno aderire all'iniziativa si contatti direttamente Alessandra alla sua mail gorizia@sicet.it.

Entusiasmo e partecipazione si evince anche dalle parole di Stefano, che con Cinzia gestisce la pagina "Un aiuto in sospeso" (clicca per aprire il link). «Questa pagina - ci spiega Stefano - è nata la scorsa settimana con l'intento di fare da megafono rispetto agli esercenti che propongono e proporranno i prodotti "in sospeso". Abbiamo pensato anche al pane, in quanto ci siamo informati e ci siamo resi conto che molte famiglie hanno reali difficoltà di tirare avanti, ed avere un aiuto sui bene di prima necessità può essere molto di aiuto. Così abbiamo preso i contatti con la panetteria "Da Manuela" in Via Giarizzole 10 (piazzetta di Giarizzole) che ha aderito entusiasticamente all'iniziativa».

Ciò ci viene confermato anche dalla stessa titolare della panetteria, visibilmente soddisfatta e contenta di aver accettato. «Già una trentina di persone in 3 giorni hanno lasciato del "pane sospeso", mentre ancora nessuno lo ha ritirato, forse per la vergogna o forse perché l'iniziativa non è molto conosciuta, ma il passaparola è in atto; molti anziani, inoltre, non hanno l'account Facebook ed hanno maggiori difficoltà a venire a conoscenza de questa cosa».

Anche molti bar, da dove poi è nata questa lodevole l'iniziativa, hanno già aderito ed altri stanno per aderire. È il caso del bar "A.L.E." di Erica Alessio: «Sono venuta a conoscenza tramite il web del "caffè in sospeso", e mi ha subito affascinato come idea e, visti di tempi di crisi, ho pensato subito di partecipare, anche se di fatto già succede che nel mio locale, numerosi clienti bevono il caffè e ne offrono uno a chi ne ha bisogno; l'altruismo e la solidarietà sono vivi e riscontrabili quotidianamente, con piccoli gesti che fanno capire che l'aiuto verso gli altri è un valore profondo e radicato. Affiggerò anche io un cartello fuori dal locale per reclamizzare l'iniziativa, anche se il passaparola tra i clienti è già in atto, e le risposte dei miei clienti mi fanno ben sperare per un'ottima riuscita dell'iniziativa».

Questa proposta del "sospeso" è partita solo da pochi giorni, ma il continuo interesse e le adesione in costante crescita fanno pensare che siamo solo all'inizio. Quando la solidarietà chiama, la città risponde. Tra i locali che aderiscono, oltre ai già segnalati, si annoverano:
Panetteria "Loretta", via dei Gravisi 1
Caffè Trieste, via Carlo Ghega 19
Bar "Da Silvana", via Papiniano 2
Alimentare da Nico, via Bramante 7
Cioccolatteria Chocolat, via Cavana 15/b
Ristobar 1880, via Coroneo 31/1
Stazione Rogers, riva Grumula 14
Teatro Miela, piazza Luigi Amedeo Duca degli Abruzzi 3
Bar Latteria Capriccio, via Bramante 4
Bar Ferraris, via San Nicolò 18

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