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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Open day al Porto di Trieste: l'anteprima per gli Instagrammers (FOTOGALLERY)

Il popolo di Instagram si è oggi riversato nell'importante scalo giuliano per un'anteprima dell'open day di domani. Le iscrizioni all'evento, aperte il 5 maggio per un totale di 700 posti, sono andate esaurite in pochi giorni. D'Agostino: "Movimentati più di 62 milioni di tonnellate di merce nel 2018

Il popolo di Instagram si è oggi riversato nel Porto di Trieste tra gru, container, navi e motori giganti per un'anteprima in esclusiva dell'open day, che si terrà domani (domenica 19 maggio), in occasione dei 300 anni del Porto. Le iscrizioni all'evento, aperte il 5 maggio per un totale di 700 posti, sono andate esaurite in pochi giorni.

Un'esauriente e completa visita in sette tappe, dalla Torre del Lloyd al Canale Navigabile, passando per i vari terminal, il Pacorini Silocaf Srl (leader nazionale nei servizi specializzati per il caffè verde), la piattaforma logistica e l'area Wartsila. Un'occasione rara per godere di una prospettiva privilegiata sui luoghi dove ogni giorno avviene il carico e lo scarico delle navi e dei traghetti.

Il Porto

In questa occasione il presidente dell'Autorità Portuale Zeno D'Agostino ha inaugurato l'evento come un'occasione per "rinsaldare il legame tra il porto, la città e il territorio circostante", e ha esposto i primati italiani dello scalo triestino, al più alto grado del podio per tonnellaggio e per traffico ferroviario. Si tratta inoltre del primo porto petrolifero del mediterraneo e 12esimo per tonnellaggio in Europa. Quest'anno, in particolare, sono stati movimentati più di 62 milioni di tonnellate di merce. Tra le caratteristiche vincenti, ha dichiarato D'Agostino “la posizione geografica, che negli ultimi anni è diventata centrale: dal 2003 al 2015 le presenze industriali in Europa sono completamente cambiate, ora è l'est europeo a registrare una grande crescita del Pil, mentre paesi come Italia e Germania sono in sofferenza”.

Open day Porto Trieste

Uno scalo intermodale

Da non sottovalutare neanche l'intermodalità e i collegamenti ferroviari che collegano il porto con tutta l'Europa, e dei fondali naturali di pescaggio da 18 metri. Infine i vantaggi conseguiti con l'essere porto franco: “C'è un decreto che permette al Presidente di istituire nuovi punti franchi fuori dall'area portuale. Un grande vantaggio perché dal punto di vista doganale non siamo in Italia e le merci possono sostare senza pagare dazi o accise finché non escono dal Porto. Condizione vantaggiosa anche nell'esportazione, trasferendo in porto le merci è come esportarle e quindi viene riaccreditata l'IVA”. Tra i prossimi programmi, ha dichiarato d'Agostino, la riattivazione della linea transalpina con la riapertura della stazione di Villa Opicina e l'imminente conclusione del processo di liquidazione dell'ex Ente Zona industriale di Trieste (Ezit).

Alcuni dati

Nel 2018, è stato spiegato durante la visita, il Porto ha movimentato circa 625 mila TEU (contenitore da circa sei metri), a fronte di una capacità ancora ampia, stimata in circa 900 mila TEU. Siamo l'unico porto dell'alto adriatico che è ancora in grado di crescere. Crescita legata anche al parco ferroviario e a tutta l'area intermodale, infatti quest'anno si prevedono partenze per circa 3600 treni, con una crescita di oltre il 20 percento rispetto all'anno scorso, che aveva registrato a sua volta una crescita di oltre il 35%. Numeri a garanzia di un ruolo sempre più cruciale del Porto di Trieste in Europa.

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