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Cronaca

Da fine ottobre al via i corsi per diventare arbitri di calcio

I corsi sono aperti a tutti i ragazzi e ragazze dai 15 ai 25 anni. Le sedi in cui verranno svolte le lezioni, della durata di circa due ore una volta a settimana, saranno decise dalle singole sezioni e comunicate ai corsisti

Inizieranno tra fine ottobre e inizio novembre i primi corsi per diventare arbitri di calcio della stagione sportiva 2019/20. Questi sono organizzati singolarmente dalle 207 sezioni AIA-FIGC sparse sul territorio nazionale e sono aperti a tutti i ragazzi e ragazze dai 15 ai 25 anni. Vengono realizzati con l’impegno dei propri associati che contribuiscono alle lezioni propedeutiche all’esame finale, passo essenziale per poter iniziare ad arbitrare.

Come funzionano

In Friuli Venezia Giulia, i corsi sono tenuti dalle sette realtà qui presenti, ossia la sezioni di Trieste, Udine, Pordenone, Gradisca d’Isonzo, Maniago, Basso Friuli e Tolmezzo. Le sedi in cui verranno svolte le lezioni, della durata di circa due ore una volta a settimana, saranno decise dalle singole sezioni e comunicate ai corsisti, ma nella maggior parte dei casi corrispondo alle sedi stesse dei comitati arbitrali locali. Gli orari sono serali, in modo da permettere a tutti la frequenza.

Dopo circa due mesi, verranno svolte le prove finali: un quiz regolamentare e dei test atletici. Entrambe sono essenziali per permettere al giovane di essere designato in tempi brevi per le prime partite, durante le quali verrà seguito da un tutor, un collega esperto e appositamente formato per aiutare i neo-immessi nel passaggio dalla teoria alla pratica sul terreno di gioco. Il materiale di gara sarà fornito interamente e gratuitamente dalla sezione di appartenenza, con incluso: divisa, taccuino di gara, cartellini e fischietto. Per il primo anno, i nuovi arbitri non sono tenuti a pagare la quota sezionale. Con l’arbitraggio, inoltre, verrà corrisposto un rimborso per ogni partita, che varia a seconda dalla distanza e dalla categoria. Dopo il superamento della prova finale, gli associati riceveranno anche la tessera federale, che permetterà l’ingresso gratuito negli stadi per le partite di campionato e coppa organizzate dalla FIGC. Questo è garantito per tutte le partite dei campionati dal settore giovanile fino alla Serie D, mentre dalla Serie C sarà necessario chiedere anticipatamente l’accredito alla società ospitante.

Non solo allenamenti

Attualmente, i fischietti in forza alle sezioni regionali sono 842, su un totale di 31.226 in tutta Italia. Numeri importanti che dicono molto della vita associativa, che va oltre le sole partite. Ogni sezione, infatti, svolge regolari allenamenti durante la settimana negli impianti sportivi locali, contribuendo a creare uno spirito di gruppo e a far nascere e rafforzare amicizie. Oltre a questi, ci sono poi le riunioni tecniche obbligatorie, veri e propri momenti di formazione con ospiti anche da fuori regione, in particolare quando arriva in visita l’ospite nazionale, estratto a sorte per ogni sezione del Paese.

Entrare nell’AIA, quindi, non significa solo fare una scelta sportiva, ma intraprendere un importante percorso formativo e umano. Qui la parola d’ordine è “essere arbitri”, anziché “fare l’arbitro”. È possibile informarsi riguardo i prossimi corsi direttamente contattando la sezione più vicina, cercandola sul sito www.aia-figc.it oppure scrivendo al Comitato regionale arbitrale all’indirizzo e-mail friulivg@aia-figc.it .

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