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Cronaca

Passeur arrestati, il mistero del furgone noleggiato che viene da lontano

Il mezzo coinvolto nell'inseguimento dei Carabinieri è un furgone con targa italiana e di proprietà dell’azienda di noleggio Frank Srl che opera su Roma, Napoli e Firenze

Nell’operazione di questa mattina i Carabinieri hanno intimato l’alt ad un furgone guidato da due passeur di origine straniera che trasportavano 12 migranti nel bagagliaio. Il mezzo non si è fermato e ha imboccato la strada in direzione di Opicina per poi svoltare sulla strada provinciale 9 verso il valico di Repen. Inseguito dalle volanti dei militari, il conducente del furgone ha perso il controllo del mezzo e ha centrato una Skoda Octavia targata Lubiana che viaggiava in direzione Trieste con a bordo tre donne rimaste ferite. I due passeur sono stati arrestati dai Carabinieri della stazione di Aurisina. Uno dei due sembrebbe essere in gravi condizioni come anche due migranti rimasti coinvolti nel sinistro.

Il furgone a noleggio

All’interno della notizia emerge però un dettaglio: il mezzo sul quale viaggiavano i due passeur e i 12 migranti è un furgone con targa italiana e di proprietà dell’azienda di noleggio, sempre italiana, che risponde al nome di Frank Srl (anche se sulla fiancata, come da foto, si nota una scritta FrankInGo ndr, l’azienda risulta essere la stessa) e che in questa vicenda risulterebbe parte lesa, se non fosse per il danno d’immagine.

Il parco auto e dove ritirare il mezzo

Tra le varie sezioni del sito internet dell’azienda compare anche quella del cosiddetto “parco auto”. Il diversi mezzi che si possono noleggiare rientrano nelle sezioni City cars, Luxury, Furgoni, Moto Scooter, Auto elettriche, Pullmini e Van e Microcar. I punti di ritiro sono sparsi tutti tra Roma (Stazione Termini, Roma Point Bufalotta e l’aeroporto di Fiumicino) Firenze e l’aeroporto di Capodichino a Napoli.

“Operiamo solo su Roma e Napoli”

Parlando con la chat che viene messa a disposizione sul sito per assistere la clientela veniamo a conoscenza che al momento non c’è disponibilità di mezzi piccoli (come quello intercettato dai Carabinieri di Aurisina ndr). Alla nostra affermazione “ne abbiamo visto uno oggi in Friuli” ci è stato risposto che l’azienda opera solo su Roma e Napoli e che volessimo noleggiare un furgone di quel tipo dovremmo per forza recarci nella capitale e all’ombra del Vesuvio.

“Si può uscire dall’Italia?”

Dopo questa domanda ci è stato risposto che la carta verde non copre i paesi non europei. Slovenia e Croazia tuttavia fanno parte dell’Unione Europea ma, sempre dalle risposte, “est Europa no, non copre l’assistenza stradale”. Gli interrogativi quindi si sommano e si moltiplicano, pur restando fermi sul fatto che l’azienda non potrebbe sapere dove circolano i mezzi a noleggio, se non fosse per il fatto che alcuni di essi, come da chat, sono provvisti di gps per la geolocalizzazione.

Gli interrogativi

Ricapitolando si tratta di un furgone a noleggio ritirato presso una delle sei sedi italiane dell’azienda Frank Srl. Chi ha eseguito l’ordine e chi è andato a ritirarlo? Sono gli stessi due passeur arrestati oggi durante l’operazione oppure c’è qualcuno – o un’organizzazione ramificata – che recita il ruolo di intermediario? Se è generalmente accettato che i furgoni a noleggio non finiscono così facilmente nel mirino delle forze dell’ordine, come fa comunque un van a recarsi all’estero senza che venga controllato almeno una volta? La persona che l’ha ritirato l’ha portato direttamente fuori dall’Italia oppure c’è stato ulteriormente bisogno di una persona normalmente definita “basista”? Chi l’ha portato fuori dai confini sapeva che l’assistenza stradale non è garantita nei paesi dell’est Europa? E se qualcuno l’ha portato nelle zone da dove vengono “prelevati” i migranti, significa che a mettersi alla guida sono persone del luogo che accettano la possibilità di far un po’ di soldi facili e subito? A quando risale il ritiro del furgone? 

I passaggi dalla rotta balcanica all’Italia

Negli ultimi mesi i controlli al confine si sono intensificati e la collaborazione transfrontaliera tra forze di polizia è sensibilmente aumentata. Agli interrogativi che abbiamo posto si spera possano seguire delle risposte, o forse migliorare la comprensione che dietro al fenomeno “storico” dei migranti non ci siano solo delle vite in gioco, bensì anche qualcuno che sfrutta a proprio piacimento il dramma umano che sta dietro all’abbandonare la propria patria.

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