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Cronaca

Artisti friulani in mostra in una collettiva a Trento

Il vernissage è avvenuto sabato scorso. L'esposizione "Artisti a Statuto Speciale" raduna opere di 33 fra pittori e scultori delle regioni e province autonome

Si intitola “Artisti a Statuto Speciale” ed è un progetto, nato due anni fa su iniziativa di Antonello Serra e Paolo Sirena, che coinvolge e mette in dialogo attraverso l’arte e la cultura alcune realtà a Statuto Speciale: Sardegna, Trentino, Friuli Venezia-Giulia e Alto Adige-Südtirol. Nel 2015 la realizzazione di questo progetto avvenne con l’esposizione di opere d’arte di soli artisti sardi e trentini, ma l'obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere nel 2019, con l’avvento della Terza Biennale a tema, anche la Sicilia e la Valle D’Aosta.

Questa seconda edizione della biennale “Artisti a Statuto Speciale”, ospitata fino al 12 marzo a Palazzo Tuhn nella sala espositiva di Torre Mirana a Trento, non ha un vero tema comune ma propone un potpourri di colori, forme, stili e tecniche differenti. L'arte, da sempre luogo di dialogo e di incontro, si pone quindi quale trait d'union tra le realtà a statuto speciale che il progetto intende approfondire. Luoghi "di confine" che, per la loro stessa posizione, da sempre sono stati di passaggio e di contaminazione culturale. La storia racconta di periodi di dominazione di un popolo sull'altro, ma anche di integrazione e rispetto tra di loro, dinamiche che hanno contribuito alla formazione di un'identità in cui confluiscono diverse componenti, e per questo peculiare rispetto a quella delle regioni limitrofe. Identità culturale, nel senso più ampio, e identità linguistica: da questa consapevolezza, il progetto sotteso alla mostra supera il concetto di confine inteso come barriera perché, come scrive Claudio Magris ne 'L'infinito viaggiare', Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte".  

Fra i 33 artisti presenti al vernissage di Trento, dal Friuli Venezia Giulia partecipano:  Elena Budai, Sonia Passoni, Edo Vincent, Luciano Lunazzi, Arianna Ellero, Carlo Stragapede, Giovanni Di Benedetto e Enzo ValentinuzziGli altri artisti in mostra sono:

TRENTO: Antonello Serra - Lome Lorenzo Menguzzato – Barbara Cappello – Claudio Cavalieri  - Stefano  Benedetti – Matteo Boato – Cassia Raad – Nadia Cultrera - Gentile Polo
BOLZANO: Renato Sclaunich – Mike Fedrizzi – Marzio Ghiotto – Lucia Nardelli  Alma Olivotto – Stephan Fish – Andrea Pozza – Alexander Dellantonio
SARDEGNA: Marco Pili – Silvano Caria - Antonio Ledda – Dina Montesu – Gisella Mura – Giuseppe Bosich Roberto Floris – Marina Desogus

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