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Cronaca

Comune-ATER: al via l'"automanutenzione" degli alloggi per gli assegnatari

Il "volontariato" è utile a integrare almeno in parte le spese che l'Ente (che comunque sosterrà per le opere più consistenti di straordinaria manutenzione): «Ottimizzazione delle risorse in un momento di rilevanti difficoltà, mettendo in primo piano una delle emergenze più stringenti dell'attuale fase qual è, per un numero crescente di persone, quella abitativa»

Un ulteriore significativo passo nella ricerca e adozione di soluzioni utili a fronteggiare il complesso quadro dell'emergenziale situazione abitativa della nostra città è stato compiuto oggi in Municipio con la firma di un Protocollo d'intesa fra Comune e ATER con lo scopo di accelerare le procedure di assegnazione di alloggi “di risulta” di edilizia sovvenzionata e per sfrattati, e ciò tramite interventi di automanutenzione eseguibili dagli stessi assegnatari.

In sostanza, a fronte di una certa disponibilità di alloggi dell'ATER e del Comune (attualmente circa una trentina, di cui sei del Comune riservati agli sfrattati “per morosità incolpevole”) che versano però in condizioni tali da non poter venir assegnati senza un'adeguata serie di opere di riatto, si prevede di coinvolgere i potenziali assegnatari affidando loro l'esecuzione dei lavori più semplici di adattamento e miglioramento degli appartamenti, come pitturazioni, sistemazione dei pavimenti e dei rivestimenti, sostituzione di sanitari e rubinetti ecc.. Il tutto in una chiave di “volontariato”, utile a integrare almeno in parte – nell'attuale “stagione” di difficoltà economica che sempre più limita le possibilità d'intervento delle pubbliche amministrazioni - le spese che l'Ente proprietario dovrà comunque sostenere per le opere più consistenti di straordinaria manutenzione, messa a norma, adeguamento agli standard di sicurezza, funzionalità degli impianti ecc. necessarie all'effettiva fruibilità dell'alloggio.

In tal modo, con l'intervento diretto e il contributo “in opere” e quindi economico, sia pur minimo, da parte degli assegnatari che desiderino cogliere questa possibilità, Comune e ATER contano di poter accelerare almeno in parte la rimessa in ordine e quindi l'assegnazione di tali alloggi agli aventi diritto (si tratta in ogni caso di richiedenti inseriti nelle relative graduatorie e liste d'attesa dell'edilizia sovvenzionata o per sfrattati). Assegnazioni che, per ragioni di bilancio e carenza di finanziamenti, rischierebbero di venir quanto meno ritardate o posposte.

Viceversa, adoperandosi in termini di “automanutenzione” (i cui lavori verranno comunque disciplinati con un semplice atto aggiuntivo al contratto di locazione) l'inquilino interessato potrà ottenere il vantaggio dell'accelerata messa a disposizione dell'alloggio.

Si tratta in ogni caso di un protocollo sperimentale, vigente per i prossimi 12 mesi entro i quali ne sarà verificata la validità, la concreta attuazione e le migliorie da eventualmente apportare. E in caso positivo – e auspicabilmente sbloccandosi nel frattempo anche una serie di finanziamenti regionali dedicati a questo settore – l'”esperimento” potrebbe anche allargarsi fino a coinvolgere un'ulteriore ventina di appartamenti di questo tipo, tra ATER e Comune.

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I due odierni firmatari, il Sindaco Roberto Cosolini e l'Amministratore Unico dell'ATER triestina Raffaele Leo, affiancati dagli Assessori comunali alla Pianificazione Urbana e Politiche per la Casa Elena Marchigiani e alle Politiche Sociali Laura Famulari hanno comunemente sottolineato «la proficua collaborazione fra Enti, nello sforzo di ottimizzazione delle risorse in un momento di rilevanti difficoltà, mettendo in primo piano una delle emergenze più stringenti dell'attuale fase qual è, per un numero crescente di persone, quella abitativa».

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