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Cronaca

Autostrada: dorme in corsia di emergenza sotto il guard rail, interviene la Polstrada

Svegliata dalla pattuglia della Polstrada, intervenuta su segnalazione di un utente, la donna - di nazionalità bulgara - appariva debole, confusa e piuttosto disorientata

Un sabato di agosto. Bollino nero per il traffico. Auto che sfrecciano, entrano ed escono dalle aree di servizio sulla A4. Lei dormiva in corsia di emergenza, sotto il guard rail, prima dello svincolo di entrata dall’area di servizio di Fratta Sud sull’autostrada A4 Venezia Trieste. Svegliata dalla pattuglia della Polstrada, intervenuta su segnalazione di un utente, la donna – di nazionalità bulgara - appariva debole, confusa e piuttosto disorientata.

“Inizialmente  non ricordava neanche il suo nome – spiega Marco Travisani, comandante del Coa (Centro Operativo Autostradale) del Friuli Venezia Giulia  - noi abbiamo chiamato il 118 e i sanitari l’hanno portata all’ospedale di Latisana”. Una situazione a dir poco pericolosa, che non ha avuto conseguenze più gravi proprio grazie alla segnalazione di un viaggiatore. Probabilmente si trattava di una persona che viaggiava su uno dei tanti mezzi che fanno la spola con i Paesi dell’Est europeo e  che, per cause ancora sconosciute, era rimasta involontariamente in area di servizio.  “E’ veramente importante – sottolinea il Comandante  – e non ci stancheremo mai di dirlo,  che situazioni anomale vengano subito segnalate ai numeri di emergenza: la collaborazione del cittadino si rileva spesso fondamentale per il buon esito delle nostre attività”. 

Le richieste che gli agenti della Polstrada si trovano ad affrontare durante l’estate sono davvero tante: dai problemi di tipo sanitario alle richieste di informazioni sui percorsi da seguire o sulle modalità di viaggio oltreconfine, fino ai soccorsi meccanici. Chi va in vacanza non sempre si preoccupa di verificare condizioni del veicolo (sono stati oltre 2 mila i soccorsi per guasti in luglio e agosto), né controlla i documenti necessari per viaggiare all’estero e così, soprattutto nelle aree di servizio le pattuglie che vi stazionano sono “prese d’assalto”, in senso buono, dai viaggiatori.  “

Cerchiamo di mettere un po’ d’ordine in aree di servizio spesso sovraffollate – spiega sorridendo Travisani – anche facendo parcheggiare correttamente i mezzi pesanti che si fermano per rispettare il divieto di circolazione.  Per garantire una maggiore sicurezza dei viaggiatori, inoltre, garantiamo servizi aggiuntivi con equipaggi di polizia giudiziaria in abiti dissimulati soprattu to nelle  aree di servizio e parcheggio”. 

Collaborativi e disponibili, gli agenti puntano a prevenire – più che a sanzionare – i comportamenti scorretti. “Ci sono anche le contravvenzioni, certo – specifica Travisani – come dimostrano i dati appena diffusi dal Compartimento Polizia Stradale Friuli Venezia Giulia (5 mila 578 le infrazioni accertate in luglio e agosto e 9 mila 809 i punti decurtati) ma è evidente che la prevenzione di situazioni potenzialmente pericolose passa anche da una costante repressione di quei comportamenti vietati e altamente rischiosi dall’utilizzo improprio delle corsie di emergenza alla mancata adozione delle cinture di sicurezza, dall’uso del cellulare alla guida al mancato utilizzo degli appositi seggiolini per i bimbi”.

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