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Cronaca

Bandelli : "Votare Scheda Bianca"

Riceviamo da Un'Altra Trieste e pubblichiamo:UN NUOVO CENTRO DESTRADa questo quadro, comunque finiscano le elezioni, nasce con forza l’esigenza di restituire al centro-destra cittadino un nuovo ruolo e un profondo rinnovamento, che parta da un...

Riceviamo da Un'Altra Trieste e pubblichiamo:

UN NUOVO CENTRO DESTRA
Da questo quadro, comunque finiscano le elezioni, nasce con forza l'esigenza di restituire al centro-destra cittadino un nuovo ruolo e un profondo rinnovamento, che parta da un ricambio radicale della sua classe dirigente.
Si tratta di restituire credibilità ad uno schieramento che ha perso il consenso e l'appoggio di un elettorato che si è chiaramente allontanato e che deve essere coinvolto in un processo di rinnovamento della politica locale. Si tratta di iniziare a costruire un centro destra a livello regionale che possa vincere la prossime regionali, aggregando e non disgregando un nuovo gruppo dirigente responsabile.
In questa prospettiva l'On.Antonione potrà essere parte di questo percorso, se saprà svincolarsi dalle logiche che hanno governato fin qui il Pdl triestino.
Si chiude una fase. Non sempre una meta è lì per essere raggiunta, spesso è solo un'indicazione per una nuova strada.

DIALOGO PROGRAMMATICO
Il dialogo avuto in questi tre giorni con l'On. Antonione si è mosso esclusivamente sul piano programmatico su cui avevamo ricercato una possibile convergenza.

PUNTI PRECISI DEL NOSTRO PROGRAMMA ELETTORALE
In tal senso le richieste sono state orientate a ricercare un impegno su temi che consideriamo prioritari per la città: sanità, rilancio economico, politiche sociali, opera infrastrutturali, portualità e collegamenti.

RIFORMA ISTITUZIONALE
Siamo poi convinti, che tra i molti dibattiti aperti in questa campagna elettorale, risulti meritevole di particolare attenzione, quello riguardante l'assetto istituzionale degli enti locali, che anche alla luce della riforma federalista dello stato dovrà essere affrontato della legislazione regionale per creare le condizioni che rendano Trieste un territorio capace di rapportarsi con gli altri livelli di governo nazionali e comunitari.

RISPOSTE TARDIVE
La risposta, comunque tardiva e parziale giunta questa mattina da parte della Regione sugli impegni per la sanità triestina e le sue strutture ospedaliere, nonché le crisi esplose in questi giorni - Sertubi, Alcatel, Cooperativa Primvera - segnalano inequivocabilmente le ragioni delle priorità che avevamo segnalato.
Da mesi infatti, sia all'interno dell'Assemblea regionale, sia nelle nostre manifestazioni abbiamo evidenziato ciò che ritenevamo urgente per Trieste.

MANCANZA DI VOLONTA' DELLA CLASSE POLITICA PROVINCIALE E REGIONALE
Alla luce della mancanza di volontà espressa dai dirigenti provinciali della coalizione che ha sostenuto Antonione al primo turno, di assumere precise responsabilità di governo su questi temi, non abbiamo ritenuto vi fossero le condizioni minime richieste per l'apparentamento.

NESSUN APPOGGIO AL CENTRO-SINISTRA
Si conferma una volta di più, a smentire e allo stesso tempo tranquillizzare quanti ipotizzino o temano aiuti indiretti al centro-sinistra, che con il Pd e le forze che sostengono Cosolini, esiste un'inconciliabile distanza ideologica e l'impossibilità pertanto di poter orientare su di lui il nostro sostegno.

RESPONSABILITA' PRECISE / RESISTENZE INTERNE ALLA COALIZIONE
La responsabilità di questo scenario e dell'esito pressoché scontato delle elezioni non ricadono sul candidato Sindaco Antonione che, al contrario, ha manifestato ampia disponibilità al confronto, bensì su una coalizione che non ha offerto le garanzie istituzionali e politiche necessarie per dare senso a tale disponibilità.
Da un lato infatti la preclusione al dialogo imposta dalla lista del Sindaco uscente, protrattasi fino alla sera di sabato, dall'altro l'assenza di qualsivoglia impegno concreto da parte di altri rappresentanti politici hanno impedito il ricompattamento delle forze di centro-destra al ballottaggio.

SCHEDA BIANCA
Contrariamente a quanto qualcuno ha ipotizzato, non ci sarà nessun invito a recarsi al mare, ma nel rispetto dell'esercizio del diritto-dovere di votare, inviteremo i cittadini e nostri elettori, a recarsi alle urne e lasciare la scheda bianca, perché il cambiamento non può essere rappresentato dalle forze politiche che sostengono i due candidati del ballottaggio.

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