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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Barcola-Grado in windsurf, l'impresa del triestino Michele Rocco

Il 7 ottobre Michele Rocco ha deciso di percorerre più di 20 miglia surfando le onde. Un'ora e cinquataquattro minuti a bordo del suo windsurf tra adrenalina e il blu del mare

Barcola - Grado in windsurf: più di 20 miglia surfando le onde. E' questa l'impresa di Michele Rocco che il 7 ottobre ha voluto sfidare se stesso e scrivere un nuovo capitolo nella storia del windsurf triestino.

Michele, istruttore di windsurf da venti anni, appassionato da oltre 24 e due volte vincitore dello Speed contest italiano, è uno che ama mettersi in gioco, soprattutto quando si tratta di "compiere qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima".

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Foto Aiello

Un caldo pomeriggio d'agosto

"L'idea è nata in un pomeriggio d'agosto - ci ha raccontato Michele -. Quel giorno ho raccontato tutto ai miei amici: erano entusiasti. Sono stati loro ad aiutarmi a realizzarla. Abbiamo organizzato i gommoni di sicurezza - soprattutto grazie alla disponibilità degli Amici del gommone - trovato lo sponsor, un medico. Mi ci è voluto un mese e mezzo per i preparativi. Poi, iniziare è stato facile, un gioco d'istinto".

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Foto Aiello

L'impresa

"Il primo giorno di bora, il 7 ottobre, proprio nel periodo della Barcolana, ho deciso che era arrivato il momento. Era mezzogiorno, ma ho dovuto aspettare circa un'ora prima di partire, dato che il vento era troppo forte. Una volta in mezzo al blu, sono rimasto incredulo, meravigliato. Chi fa windsurf solitamente surfa parallelo alla costa, quindi questa volta ho potuto vedere il golfo da un'altra prospettiva" ha spiegato. "L'impresa non è stata semplicissima perchè non appena mi sono trovato in mare non sapevo che condizioni avrei trovato. All'altezza di Barcola il vento era ingestibile: da 40 nodi si passava a 0. Mi ci è voluta un'ora solo per arrivare a Miramare, altri 54 minuti per Grado. Ma se mi chiedessi di rifarlo, ti direi sicuramente di sì".

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Foto Denis Giulivo

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"E' come volare"

Ogni esperienza ci lascia momenti indelebili e così è stato anche per Michele, anche per chi è ormai abituato a stare in mezzo alle onde, proprio perchè unica: "C'è stato un momento particolarmente bello, ovvero quando il vento mi ha girato verso Punta Sdobba, verso nord. In quel momento ho capito che potevo farcela e mi sono detto 'non mollo'. Invece mi emoziona sempre, come se fosse la prima volta, la planata: la tavola supera l'onda e va talmente veloce da far sparire qualsiasi attrito. E' come volare".

Ad attendere il grande sportivo, la sua famiglia che, orgogliosa, fa sempre il tifo per lui: "Mia moglie e le mie bimbe erano contentissime. Le due piccole hanno 5 e 6 anni e vanno già sulla tavola. E', infatti, uno sport di tecnica non di forza. Ovviamente può essere praticato sia a livello estremo che con vento leggero".

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Foto Denis Giulivo

In arrivo un contest "made in Trieste"

E per il futuro? "Ho intenzione di creare prossimamente a Trieste una serie di contest, coinvolgendo anche altri club nautici".  Nel frattempo potete trovare Michele sul terrapieno di Barcola da aprile ad ottobre con la sua associazione Surf Team Trieste, pronto a raccontarvi le sue avventure o insegnarvi a crearne delle vostre.

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