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Cronaca

Biodiversità e tutela ambientale, "Riverwalk 2015": "giovani marmotte" alla scoperta della natura

A compierlo saranno 18 ragazzi provenienti da Italia, Austria e Slovenia. Il cammino partirà dal lago di Cavazzo e continuerà nel Parco Naturale delle Prealpi Giulie, per passare in Slovenia dove proseguirà lungo l' Isonzo/Soča

Partirà mercoledì 26 agosto Riverwalk 2015 – scopriamo i fiumi più belli e selvaggi, un percorso di due settimane lungo il corso di fiumi alpini, a stretto contatto con la natura. A compierlo saranno 18 ragazzi provenienti da Italia, Austria e Slovenia. Il cammino partirà dal lago di Cavazzo e continuerà nel Parco Naturale delle Prealpi Giulie, per passare in Slovenia dove proseguirà lungo l' Isonzo/Soča. A guidare il gruppo nel tratto italiano del tragitto sarà il geografo Sergio Cecchini.

Riverwalk 2015 è un progetto di mobilità giovanile, organizzato dal WWF Austria, WWF Trieste e dall’associazione slovena Ribiska Družina di Tolmino, con lo scopo di richiamare l’attenzione sulle problematiche ambientali dei fiumi alpini e in particolare del Tagliamento e dell’ Isonzo/Soča. Entrambi questi fiumi conservano un alto tasso di naturalità e sono quindi essenziali per la biodiversità e per l’equilibrio idrico ed ecologico del nostro territorio.

Le Alpi sono la riserva d’acqua dolce d’Europa, da cui dipendiamo in gran parte per il fabbisogno potabile ed energetico. Tuttavia, le interferenze delle attività umane e il riscaldamento globale ne stanno compromettendo  qualitativamente e quantitativamente l’apporto idrico.

Il reticolo fluviale delle Alpi svolge numerose funzioni ecosistemiche, ospita e protegge una varietà straordinaria di flora e fauna e funziona da bio-corridoio all’interno delle stesse Alpi e verso le aree circostanti. Per secoli, le attività umane hanno esercitato pressioni sull’ambiente fluviale, influenzando le condizioni chimico-fisiche dei corsi d’acqua, modificandone i caratteri morfologici ed il regime idrologico naturale e, come conseguenza, hanno inciso negativamente sull’equilibrio della fauna acquatica alpina. Come si può facilmente immaginare, quasi tutti i bacini fluviali europei sono fortemente alterati dalle attività antropiche. Secondo il rapporto  WWF ‘Save the Alpine Rivers!’, il primo studio globale sui sistemi fluviali dell’intero Arco Alpino condotto in coordinamento con l’Università per le Risorse Naturali e le Scienze della Vita di Vienna, solo 340 chilometri dei grandi fiumi alpini mantengono uno stato ecologico elevato, contro i 2.300 chilometri profondamente modificati dall’uomo.

Con Riverwalk desideriamo richiamare l’attenzione su queste tematiche complesse.

Maggiori informazioni su: https://www.river-walk.eu

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