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Cronaca

BoraMata, boom di turisti: centinaia all'igloo BoraBox di Piazza della Bor(s)a

Decine di lingue diverse e centinaia di turisti, in buona parte i croceristi in partenza da Trieste, hanno affollato l’Igloo BoraBox di Piazza della Bor(s)a mentre le girandole di Piazza Unità sono state oggetto di centinaia di scatti fotografici

Speravamo naturalmente di intercettare il turismo presente in città per mostrare un’immagine di Trieste inconsueta, anche se legata alla sua stessa identità, ma i risultati hanno superato perfino le aspettative”, spiega Federico Prandi che con la Prandicom ha garantito la realizzazione di questa prima edizione di BoraMata, nata dall’idea di Rino Lombardi, curatore del Magazzino dei Venti e del progetto Museo della Bora.

Decine di lingue diverse e centinaia di turisti, in buona parte i croceristi in partenza da Trieste, hanno affollato sabato l’Igloo BoraBox di Piazza della Bor(s)a mentre le girandole di Piazza Unità (ahimè un po’ decimate nella notte tra venerdì e sabato) sono state oggetto di centinaia di scatti fotografici e di entusiastici commenti di quanti hanno trovato la già meravigliosa piazza sul mare, invasa da un giardino di allegre girandole rosse.

Particolarmente d’effetto anche l’appuntamento con Edo Borghetti “Edofly”, un eolico giramondo che ha portato nel primo pomeriggio le sue grandi “bol” che girano con il vento e un aquilone gigante: tutte cose in prima visione assoluta per Trieste. L’appuntamento si replica anche domenica, giornata conclusiva della manifestazione, sempre dalle 14.30.

In attesa dell’ultima giornata, già ottimo bilancio dunque per l’edizione “zero” di quello che vuole diventare un vero e proprio festival per festeggiare e raccontare la cosa più triestina che c’è: invisibile, ma memorabile, un po’ mata, molto amata. Appuntamento conclusivo alle 18 e venti di domenica con l’aperitivo eolico finale in piazza della Bor(s)a seguito da un saluto alla città attraverso le girandole che saranno tutte radunate al BoraBox e messe a disposizione di quanti volessero portare a casa un ricordo di questa festa del vento. Sarà richiesto un contributo libero da devolvere alla Fondazione Luchetta-Ota-D’Angelo.

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