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Cronaca

Omofobia e bullismo: il progetto nelle scuole parte senza il patrocinio della Regione

Negato il contributo da 15mila euro per la prima volta in 10 anni, parte la raccolta fondi. Nicosia (Arcigay): "Rotto rapporto di fiducia con istituzioni". Zotti: "Progetto virtuoso riconosciuto dal presidente Mattarella. Assistiamo a nuova ondata di intolleranza"

Per la prima volta dopo 10 anni il progetto contro il bullismo omotransfobico “A scuola per conoscerci” parte senza il patrocinio della Regione. Un'iniziativa che coinvolge tutto il Friuli Venezia Giulia e che prevede convegni, incontri di formazione per insegnanti, genitori e studenti oltre a un vero e proprio sportello rivolto ai ragazzi che subiscono violenza psicologica o fisica a causa del loro orientamento sessuale. Un'undicesima edizione, quella dell'anno scolastico 2019 – 2020, che parte senza certezze poiché la Regione ha negato il consueto fondo da 15mila euro. Per questo le associazioni coinvolte hanno organizzato ieri, sabato 21 settembre, una conferenza stampa per lanciare la raccolta fondi, che serviranno a garantire le prestazioni di psicologi qualificati e la stampa del materiale informativo. 

“Vista la grande partecipazione dei cittadini al Pride FVG – ha dichiarato Antonella Nicosia di Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia – è proprio a loro che ci rivolgiamo perché si è venuto a rompere quel rapporto di fiducia e collaborazione che normalmente lega le istituzioni alle associazioni che svolgono un servizio per la collettività”.

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“Un progetto che ha avuto importanti riconoscimenti – ha dichiarato Davide Zotti, responsabile educativo del progetto - come la medaglia di bronzo dal Presidente della Repubblica nel 2011. Abbiamo incontrato più di 13mila studenti e coinvolto più di 30 scuole, abbiamo avuto il pieno appoggio delle aziende sanitarie e siamo stati chiamati dagli stessi genitori per approfondire un tema che ancora oggi, anche in buona fede, non si conosce a fondo”.

“Le ricerche nazionali e internazionali – ha continuato Zotti – ci dicono che il bullismo omotransfobico è ancora una realtà diffusa e allarmante. Come riportato da una ricerca statunitense della GLSEN, il 70% degli studenti LGBT è vittima di insulti omofobici mentre il 29% è vittima di violenza fisica. In Italia, un gruppo di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma ha pubblicato dati altrettanto preoccupanti. Le organizzazioni internazionali quali Unesco, Unicef, ONU da sempre ci dicono che ripetute aggressioni omofobiche possono portare a depressione, comportamenti suicidari, comportamenti sessuali a rischio e isolamento sociale”.

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“Un progetto ancorato all'aspetto scientifico – ha dichiarato infine Paolo Gris di Arcigay Friuli – per diffondere la cultura del rispetto e del riconoscimento dell'altro in un periodo caratterizzato da una nuova ondata di intolleranza, spesso fomentata con fake news prive di fondamento scientifico. Un fenomeno raccapricciante che spesso avviene con la tacita benedizione di quelle stesse istituzioni che dovrebbero proteggere le minoranze”.

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Intervenute anche Fabiola Gardin dell'associazione Alfi Lune e la dottoressa Margherita Bottino, responsabile scientifica 'A scuola per conoscerci', che hanno illustrato alcune delle attività di formazione e sostegno psicologico portate avanti negli anni scorsi. Il progetto partirà lo stesso in ottobre, con un attuale budget di circa 4000 euro, di cui 3200 arrivano da un'asta di beneficenza  (organizzata dall'Accademia di fumetto insieme alla 'fumetteria' Neopolis, con tavole donate da quasi 50 artisti). Punto di domanda sui rimanenti 11mila euro necessari. “Noi andiamo avanti – ha detto in conclusione Zotti – con fiducia”.

Per saperne di più: https://www.ascuolaperconoscerci.org/

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