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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Burlo: oltre 45mila euro da Crédit Agricole per i bambini chirurgici

Al via il progetto di sostegno psicologico ideato da A.B.C. Onlus per le famiglie dei bambini con malformazioni per cui si prevede una terapia chirurgica. Per il primo anno stanziata importante donazione dei dipendenti e delle aziende del Gruppo Crédit Agricole Italia con il meccanismo del Payroll Giving

Quando viene comunicata una diagnosi di malformazione a carico del feto in fase prenatale è un evento traumatico per i genitori. Tale trauma comporta la difficoltà ad accettare il gap tra le aspettative di un figlio sano e la realtà. Oltre al fatto che i genitori, prima, e il bambino poi, devono intraprendere un lungo percorso di cura che implica il coinvolgimento di diverse professionalità e reparti ospedalieri. É intorno a questa consapevolezza, data anche dall'esperienza maturata sul campo, che A.B.C. – Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo onlus assieme all'IRCCS Burlo Garofolo di Trieste ha dato vita al progetto triennale "Supporto psicologico dalla diagnosi prenatale in poi per le famiglie dei bambini chirurgici”.

Il progetto

La finalità del progetto è che il sostegno psicologico faccia parte integrante del percorso di cura per i genitori di quei bambini a cui viene diagnosticata una malformazione affiancando alla famiglia, fin dalla prima ecografia di tale diagnosi, uno psicoterapeuta qualificato che resta poi vicino ai genitori durante tutto il percorso di cura e che si interfaccia con i professionisti coinvolti al fine di dare una risposta coordinata alla famiglie, diventando punto di riferimento costante nell'affrontare i momenti di intensa difficoltà emotiva. È importante che vi sia un sostegno, nella prima fase di avvio del processo di accettazione della realtà, che possa aiutare le famiglie a tollerare quello che sta accadendo. L'obiettivo è prevenire futuri disagi causati da un trauma non elaborato, creando inoltre un clima di fiducia reciproca che permetta di affrontare le ansie e i vissuti più dolorosi. Il percorso di supporto per le famiglie si differenzierà a seconda dei momenti: prima, durante e dopo il parto. 

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A.B.C. Onlus

Così ha dichiarato Giusy Battain, direttrice di A.B.C. Onlus: «Questo progetto ha il valore aggiunto di essere stato ideato anche grazie all’osservazione e all’ascolto dei bisogni delle famiglie a cui stiamo accanto da 13 anni. Crediamo molto in un modello di welfare che, nei giusti ambiti , possa essere partecipato e coinvolga tutti gli attori che ne fanno parte: i beneficiari in primis, l'ospedale e la comunità. E infatti, grazie al lavoro di rete, è stato possibile, non solo pensarlo, ma anche sostenerlo e concretizzarlo. Il sostegno psicologico dalla diagnosi prenatale è stato infatti fortemente voluto da A.B.C. insieme al Burlo e il supporto di Credit-Agricole Friuladria rappresenta non solo un sostegno economico ma anche e soprattutto la concreta vicinanza e attivazione della comunità».

La figura dello psicoterapeuta sarà integrata con quella dello staff medico, coinvolgendo le seguenti Strutture del Burlo Garofolo: la S.S. Dipartimentale di Medicina fetale e diagnostica prenatale, la S.S. Dipartimentale Gravidanza a Rischio, la Sala parto, la Degenza Ostetrica, la Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia e la Rianimazione. 

Il direttore del Burlo Gianluigi Scannapieco

«Ringrazio l’associazione ABC e tutti i dipendenti e le aziende del Gruppo Crédit Agricole Italia – ha dichiarato il direttore generale dell’IRCCS Burlo Garofolo, Gianluigi Scannapieco – per l’impegno con il quale sostengono il nostro ospedale. La qualità dell’assistenza che offriamo non può che aumentare con un servizio di questo tipo: un’unica figura di riferimento che accompagnerà genitori e piccoli pazienti dalla diagnosi prenatale fino alla conclusione del percorso di cura, vivendo ogni fase e ogni passaggio tra le diverse strutture ospedaliere al loro fianco».

La donazione

A carico di A.B.C. Onlus c'è anche il reperimento fondi necessari alla sua realizzazione. A copertura completa del primo anno è intervenuta una cospicua donazione dei dipendenti e delle aziende del Gruppo Crédit Agricole Italia che, attraverso il meccanismo del Payroll Giving, hanno raccolto l'importo necessario. Inoltre, una parte di questa donazione sarà destinata al sostegno delle famiglie dei bambini nati con malformazioni già presenti in reparto e ospiti nelle Case A.B.C.

Payroll Giving

Il progetto Payroll Giving del Gruppo Crédit Agricole Italia, avviato nel 2014, ha visto fin da subito la partecipazione attiva delle aziende del Gruppo, delle organizzazioni sindacali e dei dipendenti, tutti impegnati verso un obiettivo comune con finalità sociale. Alla base un semplice meccanismo: i dipendenti arrotondano all’euro inferiore l’importo della propria busta paga e l’Azienda aggiunge la parte per arrivare al valore dell’euro. In pratica, dipendenti e Azienda insieme donano tanti euro quanti sono i dipendenti che aderiscono al progetto, nel caso del Gruppo Crédit Agricole Italia la quasi totalità. 

«Fin dalla nascita del progetto Payroll Giving si è scelto di devolvere i fondi raccolti ad alcuni dei più importanti ospedali pediatrici esistenti nei territori in cui è presente il Gruppo Crédit Agricole Italia – ha dichiarato il direttore generale di Crédit Agricole FriulAdria Carlo Piana –. Prima del Burlo sono state sostenute realtà di eccellenza come il Meyer di Firenze, il Gaslini di Genova e il reparto di oncoematologia infantile dell’Ospedale di Padova. Ad oggi, attraverso il Payroll Giving, sono stati raccolti quasi 400 mila euro a livello di Gruppo, di cui circa 66 mila come Crédit Agricole FriulAdria grazie alla sensibilità dei colleghi di Friuli Venezia Giulia e Veneto e una parte significativa di questi ultimi sarà destinata al progetto di A.B.C. Onlus».

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