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Cronaca

Burlo, Serracchiani: «Numerosi obiettivi sono stati raggiunti: la sfida è stata vinta»

Gianluigi Scannapieco, direttore generale dell'ospedale materno infantile Burlo Garofolo di Trieste, illustra alla presidente della Regione, Debora Serracchiani, e all'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, la sua relazione a due anni dall'inizio del suo mandato

«Alle spalle una storia importante, con 161 anni di attività come ospedale pediatrico, 50 anni dal riconoscimento quale istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. Al presente la responsabilità di saper guardare verso il futuro, che in questo mandato è già iniziato grazie all'avvio di importanti iniziative, quali la realizzazione di una rete regionale pediatrica e il riposizionamento a livello nazionale e internazionale, anche come centro collaboratore dell'Organizzazione mondiale della sanità». Dati di fatto che «rappresentano le migliori garanzie di fronte alle troppe e spesso infondate preoccupazioni che si sono talvolta manifestate». È stata lunga e approfondita la relazione che Gianluigi Scannapieco, direttore generale dell'ospedale materno infantile Burlo Garofolo di Trieste, ha fatto oggi alla presidente della Regione, Debora Serracchiani, e all'assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, a due anni dall'inizio del suo mandato. Aiutandosi con eloquenti slide, ricche di dati, il dg ha sottolineato il ruolo di riferimento regionale e quello nazionale, di cui uno dei principali indicatori è dato dalla capacità di attrarre pazienti. Per la chirurgia, il 28% viene da Trieste, il 47% da altre aziende regionali, il 24% da extra regione. L'ortopedia evidenzia una attrazione extra Friuli Venezia Giulia del 46%, in pediatria l'attrazione extra regionale raggiunge il 31%. Tradotto, «il ruolo di capofila della rete pediatrica regionale è già quindi operativo nei fatti, ora attende solo una formalizzazione più dettagliata nel progetto che la Regione ha affidato al Burlo».

Scannapieco ha quindi ricordato i compiti nazionali per quanto attiene l'attività assistenziale e le politiche sanitarie e scientifiche nell'ambito dell'Associazione ospedali pediatrici italiani (Aopi) in cui coordina alcune progettualità, quali l'analisi dei costi standard in pediatria e l'uso di farmaci generici, specificamente rivolti ai bambini.

Tra gli obiettivi, l'aumento delle prestazioni, anche attraverso investimenti significativi per il potenziamento della chirurgia.

Scannapieco ha inoltre parlato della ampia e collaudata collaborazione con l'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, in particolare nella gestione del laboratorio analisi: gli esami di routine sono eseguiti dall'Azienda, mentre il Burlo si concentra su attività di diagnostica avanzata. Un rapporto proficuo e concreto che si estende anche al progetto per la realizzazione del nuovo Burlo a Cattinara, tanto che il direttore dei Lavori è un tecnico del Burlo.

«Originalità e innovazione» sono invece le parole usate dal direttore scientifico, Fabio Barbone, per illustrare l'attività del Burlo nell'ambito della ricerca, anche in quanto socio fondatore della rete Idea, che riunisce gli Irccs pediatrici italiani.

«Si fa assistenza partendo da una solida base di ricerca», ha evidenziato, parlando di un costante aumento (+50% negli ultimi quattro anni dell'attività scientifica) e sottolineando lo sforzo verso una personalizzazione delle cure.

 «La gran parte degli obiettivi che ci eravamo dati sono stati raggiunti. È stato fatto un prezioso lavoro di squadra, dal direttore generale a tutto il personale. Al dg avevamo affidato la missione di aiutarci a ridare al Burlo un ruolo centrale all'interno del panorama nazionale e internazionale. Posso affermare che questa importante missione è stata compiuta". ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.

Serracchiani, che ha anche compiuto una breve visita ad alcuni reparti dell'ospedale, dopo aver ascoltato una puntuale relazione sull'attività svolta da parte di Scannapeico e Barbone, ha evidenziato che «in questi due anni si è assistito ad un cambio di passo notevole», sottolineando come «nella logica con la quale abbiamo scritto la riforma della sanità il ruolo dell'istituto è di assoluto protagonismo» e parlando di «una sfida che in questo senso è stata vinta».

Per Serracchiani «il Burlo ha saputo superare alcune criticità, valorizzare i suoi punti di forza, ridiventare punto di riferimento nell'area materno-infantile per le altre aziende sanitarie regionali. Ha recuperato un'importante spazio nazionale ma anche una collocazione internazionale sia a livello assistenziale sia per quanto riguarda la ricerca. Anche l'opinione pubblica se ne è accorta».

«Non posso che ringraziarvi di questo lavoro prezioso e di successo», ha affermato rivolgendosi al personale con il quale la presidente ha anche affrontato il tema delle stabilizzazioni dei ricercatori, dichiarando che «con la precarietà in sanità non si va avanti».

«Credo - ha indicato in proposito - che questo sia uno dei settori maggiormente precarizzati. Ciò è dovuto a scelte del passato in tema di blocco del turn over e di pochi concorsi per limitare il costo del personale, cosa non utile e non opportuna».

«Non a caso abbiamo fatto sul personale un importante investimento - ha ricordato Serracchiani - con 800 tra assunzioni e stabilizzazioni. Non basta. Desidero che si possa individuare una strada per dare una risposta a questi ricercatori che oggi si trovano senza un contratto a tempo indeterminato e con il rischio di non avere un futuro. Mi auguro che il Governo e il Parlamento se ne facciano carico», ha concluso, annunciando di voler portare questo tema all'attenzione, già domani a Roma, della Conferenza delle Regioni, alla quale parteciperà anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

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