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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Carabinieri: reati in calo, ma preoccupa il fenomeno della droga tra i giovani (FOTO-VIDEO)

Il comandante provinciale Melis alla festa del 203esimo anno dell'Arma: «Il carabiniere è un tassello importante nella società, non reprime soltanto, ma sostiene, aiuta e dà conforto»

Consueta festa alla Caserma “Generale Carlo Petitti di Roreto”, sede del Comando provinciale Carabinieri di Trieste, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose, dove si è celebrato il 203° anniversario della Fondazione dell’Arma. Come da tradizione nel corso della cerimonia militare, dopo l’omaggio ai militari caduti con la deposizione di una corona di fiori al cippo commemorativo da parte del Commissario del Governo per il Friuli Venezia Giulia e prefetto di Trieste, Annapaola Porzio, del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e del comandante provinciale di Trieste, colonnello Daniel Melis, è stata data lettura delle espressioni di saluto del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno del comandante generale dei Carabinieri.

È stata poi la volta del colonnello Melis che dopo i ringraziamenti ai presenti, ha illustrato l’attività del Comando provinciale: «L'anno scorso abbiamo preso l'impegno di una maggiore presenza ed empatia con i cittadini, che porta a una maggiore prevenzione e maggiore repressione dei reati. I numeri ci danno conforto e ragione, con percentuali a due cifre: registriamo una diminuzione del del 15% dei reati confrontando i dati del 2016 e del 2015 e brillanti risultati conseguiti con un aumento delle persone arrestate (nel 2016 +20% rispetto all’anno precedente)».

5giu17. Festa dei Carabinieri (foto di Emanuele Esposito)

 

Il colonnello ha citato in particolare l’opera di prossimità, di aiuto, ma anche solo di ascolto dei cittadini che vivono situazioni di difficoltà, disagio o apprensione per una persona cara e che si rivolgono ai Carabinieri per ottenere attenzione e sostegno. In proposito, ha ricordato il quotidiano impegno degli operatori della Centrale Operativa e del personale delle Stazioni Carabinieri e la loro propensione al dialogo e al confronto con il cittadino: 87 telefonate persone sole, 47 chiamate di anziani per truffe, 27 telefonate di donne molestate, 280 chiamate per persone scomparse, 15 telefonate di minori che chiedevano di intervenire per litigi dei genitori, 9 persone che volevano farla finita, infine numerosi interventi in supporto ai sanitari al centro di igiene mentale: «Il carabiniere è un tassello importante nella società, non reprime soltanto, ma sostiene, aiuta e dà conforto».

«Dobbiamo tornare a essere vicini alle persone, primo passo per una maggiore prevenzione - ha proseguito Melis -. Tornare nelle scuole certi che la cultura della legalità vada impiantata subito dalle minori classi, facendo capire quali sono i reali valori in gioco. Ci poniamo come Arma moderna, grazie alla tecnologia, ma non dobbiamo dimenticare la primarietà delle risorse umane». 

«Il 2017 è andato ancora meglio del 2016, ma non dobbiamo dimenticarci che ci sono i nemici di sempre: gli stupefacenti sono a livelli allarmanti, tali da mettere in crisi il sistema scolastico. I reati predatori in leggero calo ma molto sentiti dalla popolazione (addirittura ci sono persone che hanno venduto l'abitazione dopo un furto subito). Poi ci sono i reati relativi all'abuso di sostanze alcoliche sempre presenti in questa zona del paese».

Prima della consegna di alcuni riconoscimenti a Carabinieri distintisi in servizio e con la cerimonia dell’ammainabandiera, il comandante provinciale ha voluto rivolgere un messaggio ai militari e alle istituzioni presenti: «Siete stati bravi e capaci di affrontare criticità, se ne presenteranno altre ancora maggiori, ma insieme e assieme alle autorità e altre forze di polizia le supereremo».

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