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Cronaca

Carburanti, Ziberna (FI): «Persi 100 milioni»

I distributori di carburante continuano a versare in condizioni di crisi a causa dei rifornimenti effettuati oltreconfine. il vicecapogruppo Rodolfo Ziberna sottolinea l'ingente perdita di guadagno per la Regione che ammonta a quasi 100 milioni di euro corrispondenti a circa 100 milioni di litri "persi"

«Con la legge regionale 19/2012 si è voluto dare alla categoria degli impianti di rifornimento di carburanti una omogeneizzazione e la possibilità di poter fornire agli automobilisti una serie di servizi aggiuntivi in modo da renderli più attraenti nei confronti della concorrenza di oltre confine, tra i quali il rifornimento di auto elettriche. Tali adeguamenti, sicuramente interessanti, sono però ora giunti a una loro scadenza e se diventassero obbligatori, metterebbero ulteriormente in ginocchio una categoria già in enorme difficoltà, che in questi anni ha visto la chiusura di molti punti vendita, non più in grado di reggere la concorrenza, i minori guadagni loro imposti dalle compagnie petrolifere, e il minor consumo in generale».

Lo mette in evidenza Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che aggiunge «Anche l'auspicata creazione di una rete di rifornimento moderna dedicata anche ai proprietari di autovetture mosse da energia elettrica - sostiene Ziberna - a causa della crisi sta segnando il passo. I costi delle autovetture elettriche ancora alti, i tempi lunghi di ricarica e la crisi del comparto automobilistico in generale, hanno fatto sì che il numero di autovetture elettriche circolanti sia ancora assai modesto e le prospettive di vendita future siano ancora esigue».

«Per questa ragione - annuncia Ziberna - insieme ai colleghi Novelli, Riccardi e De Anna abbiamo depositato una proposta di legge che proroga al 2018 gli obblighi riferiti alla realizzazione di colonnine per il rifornimento delle auto elettriche, che ci auguriamo il Consiglio esamini in fretta e approvi».

«Il rischio che si corre - aggiunge Ziberna, primo firmatario della proposta di legge - è di vedere altri impianti chiudere e spingere ulteriormente il rifornimento oltre confine. Secondo stime attendibili, sono tra gli 85 e i 100 i milioni di litri acquistati oggi oltre confine, su 563 milioni venduti nella nostra regione. Se consideriamo che i 9/10 dell'IVA e il 30% delle accise rimangono in Friuli Venezia Giulia e che oggi ciò vale circa 68 milioni di euro, si può ben comprendere quanto sia essenziale agevolare i nostri impianti nella competizione con quelli sloveni e austriaci. Visto che ogni litro di benzina e gasolio recuperato all'Austria e alla Slovenia fa entrare nelle casse della Regione circa un euro, oggi noi perdiamo quasi 100 milioni di euro (ovvero circa 100 milioni di litri su una vendita in regione di circa 568 milioni di litri nel 2014) a causa della maggior convenienza del carburante straniero. Pertanto, anche alla luce di tutto ciò, pare preferibile ritardare l'applicazione di alcune parti della LR 19/12 proprio per non causare una ulteriore diminuzione di punti di rifornimento non in grado, anche economicamente, di adeguarsi al dettato della stessa».

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