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Cronaca Via del Coroneo

"Carcere sovraffollato del 25%, giorni fa il decesso di un ventenne"

"Niente sistemi di raffrescamento, niente personale infermieristico in un’area nella quale, alcuni giorni fa, vi è stato il decesso di un detenuto iracheno ventenne". Alcune delle criticità portate alla luce dal Presidente della Camera Penale in occasione dell’iniziativa 'Ferragosto in carcere'

"Sovraffollamento al 25%, niente sistemi di raffrescamento, niente personale infermieristico". Alcune delle criticità portate alla luce in occasione dell’iniziativa “Ferragosto in carcere” promossa dal Partito Radicale, a cui hanno aderito l’Unione delle Camere Penali Italiane e a Trieste la sua Camera penale. Così come in molti altri istituti penitenziari italiani, ieri mattina una delegazione formata dal suo presidente, Alessandro Giadrossi e dalla consigliera Paola Bosari ha fatto ingresso assieme a Marco Fazzini, in rappresentanza del Partito Radicale, alla Casa Circondariale di Trieste.

La visita

"Lo scopo della visita - spiega Giadrossi - era quello di mantenere viva l’attenzione sulla condizione delle carceri, anche in questa giornata simbolica dell’Italia vacanziera, e comunicarla a detenuti e detenenti. Ad accompagnarli nella visita, avvenuta in gran parte dell’istituto, erano presenti il suo direttore Ottaviano Casarano e il comandante Antonio Marrone. La delegazione ha così potuto dialogare con i detenuti, visitare celle, cortili e aree dedicate alla socializzazione e ricreazione. A conclusione della giornata sono state tratte le seguenti considerazioni".

Caldo e sovraffollamento

Il presidente della Camera Penale ha quindi evidenziato che "il sovraffollamento, pari a circa il 25 % di più rispetto a quello previsto, rende ancor più gravosa la condizione dei detenuti, specialmente nelle giornate più calde, non essendo dotate le aree di detenzione di nessun sistema, nemmeno quelli più elementari, di raffrescamento, e le aree di passeggio di strutture di ombreggiamento".

"Cantiere aperto"

Viene comunque rilevato dalla Camera Penale "lo sforzo con il quale, in costante carenza di risorse economiche, si stanno fronteggiando alcune emergenze rilevate in precedenti visite, alcune risolvendole (lavaggio degli indumenti), altre limitandole a casi ormai solo sporadici (cimici). Ciononostante il carcere continua a presentarsi come un 'cantiere aperto', bisognoso di continui interventi impiantistici e di fornitura di suppellettili, soprattutto per le attività ricreative".

Assenza di infermieri

Il Presidente della Camera Penale di Trieste consideram"olto preoccupante la condizione di vari detenuti affetti da disagio psichico e posti in celle di isolamento, in assenza di un’assistenza di personale infermieristico specializzato. Un’area nella quale, alcuni giorni fa, vi è stato il decesso di un detenuto iracheno ventenne. La condizione delle carceri italiane rimane quindi un’emergenza che l’UCPI e la Camera penale di Trieste, su scala locale, intendono seguire con massima attenzione". 

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