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Casa delle culture sotto attacco, la vice-sindaca Martini: «Solidarietà, centro da valorizzare»

Presenti anche Davide Zotti che ha portato la solidarietà di Cobas e Arcigay Trieste, Andrea Nicolini per Unione degli Studenti e Adriano Sincovich per la Cgil. La video-intervista alla vice-sindaca Martini

Casa delle Culture sotto attacco. Nella notte di mercoledì  25 maggio 2016 vandali hanno imbrattato i muri del centro sociale in Ponziana con simboli xenofobi, tentando anche di forzare la porta d’entrata con un piccone, causando ingenti vandali.

«Di quanto accaduto ci siano accorti questa mattina (giovedì 26 maggio) – riferiscono alcuni esponenti della Cdc. Abbiamo subito un attacco di chiara matrice nazista basta vedere i tantissimi simboli disegnati in diversi punti.  Non è la prima volta che succedono purtroppo, non spaventano più di tanto in quanto parliamo di pochi disadattati. Il passo in più è stato anche il tentativo di aggressione, con il tentativo di sfondare al porta d’entrata del centro con un piccone. Fortunatamente il tentativo non andato a buon fine, non riuscendo ad entrare e già per questo tiriamo un sospiro di sollievo. Ciò che ci agita non è tanto l’attacco in se quanto la legittimazione pubblica che sembra essere data a certi tipi discorsi che portano certe persone più disadattate a passare dalle parole ai fatti, che prendono esempio e spunto da discorsi che mai andrebbero fatti né sdoganati. Abbiamo visto nelle settimane precedenti tutti i discorsi  riguardo ai like a post su Facebook a vignette “gogliardicamente” antisemite sono passate come delle ragazzate, però questi sono poi fomentati da discorsi pubblici razzisti, fascisti, xenofobi, portatori di odio e intolleranza che sembrano essere sempre più fatti propri da diversi esponenti politivi».

L'INTERVISTA ALLA VICE-SINDACA FABIANA MARTINI (L'articolo continua sotto il video)

«Ciò che volevamo comunicare quando qualche mese fa siamo andati a contestare Salvini in piazza, così come abbiamo fatto quando sono venuti i nostri di Foza Nuova da tutto il Triveneto, – spiegano - era proprio questo, ovvero la violenza che viene fuori da certi discorsi pubblici e da certe parole che invece dovrebbero essere fermamente condannate dalla società. Pare che sia sempre più difficile avere una risposta corale e forte che implichi uno schieramento di chiunque si senta fortemente antifascista».

Riguardo i responsabili dell’attacco i ragazzi riferiscono che «non abbiamo idea, ma non ci interessa tanto il singolo che ha agito, quanto il concetto che sta dietro alla questione e che ha portato poi al vile attacco».

Sui continui attacchi alla Casa delle Culture di diversi esponenti politici invece spiegano che «noi queste persone le reputiamo insignificanti perché chi si concentra su queste questioni non ha altro da dire. Questi non sono altro che fascisti nostalgici Al di là dei 2-3 burattini del caso emersi ultimamente che sono altro che l’ultima ruota del carro non contano nulla (letteralmente meno di un c***o) e sono solo una minima parte del problema, sono solo una conseguenza di altro».

26mag16. "Casa delle Culture" vandalizzata

Alcuni esponenti politici hanno portato la loro solidarietà, i Pd Giovanni Barbo e la vice-sindaca Fabiana Martini che ha riferito: «siamo tutti molto colpiti da quanto successo durante la notte, dalle scritte, da queste scritte di intolleranza. Siamo qui per ribadire la solidarietà a questa realtà e per affermare che c’è posto per tutti e che luoghi dove i giovani possono incontrarsi devono venir maggiormente valorizzati. Siamo convinti che questo sia un atto assolutamente isolato rispetto al quale la città ha sicuramente gli anticorpi per respingerla. E’ un attacco mirato verso n luogo, la Casa delle Culture, che ha sempre praticato la tolleranza e l’accoglienza della diversità».

Presenti anche Davide Zotti che ha portato la solidarietà di Cobas e Arcigay Trieste, Andrea Nicolini per Unione degli Studenti e Adriano Sincovich per la  Cgil.

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