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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Caso Coop, Consoli: «Prelievi congelati almeno fino a giugno»

20.24 - Il commissario giudiziario non ha potuto dare molte informazioni: «Dopo l'udienza massima trasparenza sul piano di risanamento». Bolzonello: «Soluzione molto positiva entro Giugno 2015»

Consiglio comunale straordinario sulle Cooperative operaie Trieste Istria e Friuli. Finalmente, non per colpa sua, ma perchè così gli impegni hanno voluto, in aula è presente il commissario giudiziario Maurizio Consoli che ha parlato del passato, del presente e del futuro delle cooperative. Ospiti anche il vice presidente della Regione Sergio Bolzonello, i rappresentati delle sigle sindacali Cgil, Uil, Ugl e Cisl, oltre a un rappresentante dei risparmiatori.

Il primo a parlare è stato il consigliere Piero Camber, tra i firmatari della mozione che chiedeva la riunione urgente, che ha fatto una breve presentazione della situazione Coop passando poi la parola all'avvocato Consoli che ha spiegato: «La decisione della Procura aveva uno scopo: la risoluzione della crisi delle cooperatie che se no destinata al fallimento. Ecco quindi che è giunta la sospensione del Consiglio d'Amministrazione e la mia nomina come commissario giudiziario. Appena ho preso in mano i documenti ho subito notato che la società era in evidente stato di insolvenza: 30 milioni di debiti con i fornitori».

«Inoltre - aggiunge Consoli - la cooperativa stava subendo un emorragia di debito sociale. Si sarebbe giunti alla chiusura con una perdita di 9 milioni di euro (come gli anni passati). Purtroppo non c'era nessun piano idoneo a risolvere la crisi. Ecco perchè, come prevede la legge, abbiamo dovuto bloccare i prelievi dei prestiti sociali».

«Non dimentichiamo che le Coop hanno 43 punti vendita in Regione, 640 dipendenti (oltre all'indotto) e 8 società controllate. Oggi siamo sul punto di concludere la fase preliminare, prima dell'udienza davanti al giudice fallimentare il prossimo 1 dicembre: se tutto va bene saremo in grado di pagare i creditori (fornitori e prestatori) circa a giugno, in una percentuale al momento non certa».

«Il piano - ha concluso il commissario - verrà comunque sottoposto a tutti i creditori e ci sarà la massima trasparenza. Mi dispiace non poter dare ulteriori informazioni, ma di sicuro la prossimità settimana avrò la possibilità di dare maggiori informazioni».

«Al termine del percorso indicato dal commissario giudiziario, Maurizio Consoli, creditori, fornitori e prestatori sociali potranno contare su un rientro molto importante". Lo ha affermato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, nel corso dell'audizione in Consiglio comunale a Trieste, dove ha chiarito la posizione della Regione in merito alla situazione di Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli, attualmente alle prese con la richiesta di fallimento depositata dalla Procura della Repubblica ed il tentativo di salvataggio affidato a Consoli.

«Esprimo questo pensiero - ha precisato Bolzonello - con cognizione di causa in quanto so cosa stanno facendo le persone incaricate di risolvere un problema caratterizzato da aspetti economici e sociali».

«Entro il prossimo giugno - ha aggiunto il vicepresidente della Regione - dovremmo arrivare ad una soluzione molto positiva dell'intera vicenda. Di più non si può dire per questioni di riservatezza rispetto alle trattative in corso ma è certo che questa azienda avrebbe comunque avuto bisogno di un intervento strutturale per rimanere sul mercato».

«Questa - ha spiegato ancora Bolzonello - è una crisi industriale come altre in Friuli Venezia Giulia, seppure resa più dolorosa dal prestito sociale, e come tale dobbiamo trattarla. Alla Regione, chiamata più volte in causa, non possono essere addebitate colpe che non ha per mancanza di competenze sulle verifiche ordinarie che spettano alle centrali cooperative».

«La linea di azione con l'obiettivo della massima salvaguardia - ha aggiunto Bolzonello, rifacendosi all'esposizione dello stato dei fatti da parte di Consoli, intervenuto in apertura della seduta consigliare - è stata ormai delineata. L'iniziativa della Procura è stata opportuna proprio per tutelare il patrimonio aziendale e garantire la possibilità di soddisfare i creditori quanto la continuità operativa e sostenibile dei 43 punti vendita con oltre 600 lavoratori coinvolti».

La Regione, ha comunque spiegato il vicepresidente, è intervenuta sulle verifiche straordinarie come previsto dalla legge, ovvero su segnalazioni che sono giunte nel 2011 e 2012, quando in entrambi i casi non sono state riscontate irregolarità pur in presenza di una sofferenza rispetto alla quale vi era la sussistenza di un patrimonio netto positivo.

Tutte i controlli ordinari operati dai previsti revisori dal 2007 al 2013, ha ricordato Bolzonello, avevano confermato la
regolarità della situazione contabile e gestionale, mentre la Procura ha anticipato quello del 2014.


Alla luce di quanto successo, ha infine sottolineato il vicepresidente della Regione, "serviranno interventi legislativi importanti a livello nazionale, andando a normare il controllo del prestito sociale che attualmente non può contare sulle necessarie tutele".

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