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Cronaca

Caso Stamina, negato il patteggiamento di Andolina

In seguito alle esternazioni fatte dal medico triestino su Facebook, arriva il no della procura di Torino riguardo l'offerta di patteggiamento avanzata nelle settimane scorse. Motivo della scelta del pm Guariniello è la proposta di Andolina di aiutare economicamente le famiglie per sostenere un ricorso al Tar

Il pubblico ministero della procura di Torino Raffaele Guariniello ha negato il patteggiamento di Marino Andolina, il medico triestino coinvolto nel caso Stamina assieme a Davide Vannoni e altri 12 imputati.

Nelle scorse settimane Andolina aveva comunicato la sua volontà di patteggiare pur tuttavia non prendendo le distanze dal metodo Stamina, affermando anzi di essere ancora convinto della sua efficacia e proponendo di offrire un contributo alle famiglie che avrebbero scelto di presentare ricorso al TAR.

«Anche se sto per patteggiare, non per questo negherò che la metodica Stamina sia stata efficace, innocua ed eseguita a norma di legge. Non essendo il legale rappresentante di Stamina non posso sostenere personalmente il ricorso al Tar, ma mi offro se utile e gradito quale ricorrente “ad adiuvandum” delle famiglie», questa la dichiarazione del più stretto collaboratore di Davide Vannoni.

In precedenza Andolina aveva espresso di non condividere la scelta di Davide Vannoni di non presentare il ricorso al TAR oltre che affermare più volte di essere convinto della bontà del metodo.

Tutto questo non è piaciuto al pm della procura di Torino che ha interpretato il tutto come volontà dello stesso medico di voler indugiare in pratiche considerate illegali, decidendo così di rifiutare il patteggiamento, concesso invece al fondatore di Stamina Foundation.

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