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Porto Vecchio: un viaggio dentro il futuro Centro Congressi (VIDEO E FOTO)

Procedono nei tempi previsti i lavori nei magazzini 27 e 28 che costituiranno il più grande centro polifunzionale del nordest e la TCC Srl prevede un indotto di 30 milioni l'anno. Prevista una sala polifunzionale da quasi 2000 posti e un'altra da oltre 400.

Procedono spediti secondo la tabella di marcia i lavori per il nuovo Centro Congressi in Porto Vecchio. Il Trieste Convention Center sarà il più grande di tutto il nordest e conterà circa 5000 metri quadri di spazi espositivi e congressuali (esclusi locali tecnici e aree catering) con una sala polifunzionale da 1856 posti a sedere (che sarà possibile togliere e spostare a seconda dell'evento in corso), più un ambiente da 420 posti utilizzabile anche come sala concerti. Nonostante il maltempo non ci sono stati rallentamenti significativi e la fine dei lavori è prevista, in linea con le promesse, per aprile del prossimo anno in concomitanza con ESOF 2020. 

Lo stato dei lavori è stato presentato oggi alla stampa in un sopralluogo con gli assessori comunali ai Lavori Pubblici Elisa Lodi e alle Attività Economiche ed Esof 2020 Serena Tonel insieme al direttore dell’Area Lavori Pubblici Enrico Conte e l’ingegner Diego Bravar, Presidente e Amministratore Delegato del “Trieste Convention Center srl”, l'azienda vincitrice della gara d'appalto indetta dal Comune per il project financing.

Il centro sarà realizzato nei rinnovati magazzini 27 e 28, quest'ultimo ampliato con una struttura di nuova costruzione: il 28 bis, che conterrà il grande auditorium e il foyer con ingresso panoramico dal mare. Il magazzino 27 sarà collegato al 28 tramite una passerella di 30 metri, già oggi praticabile, che offre una suggestiva vista del Faro della Vittoria. Previsto anche un parcheggio da 200 posti. L'investimento per la realizzazione del centro è di 12 milioni di euro (IVA esclusa) ed è sostenuto per il 42% dal Comune di Trieste, e per il restante 58% da TCC Srl.

L'obiettivo del progetto, come dichiarato dall'ingegner Bravar, è quello di “organizzare 20 eventi l'anno portando alla città un indotto di 30 milioni. È importante la sinergia tra turismo, attività produttive, innovazione e ricerca, tenendo conto che Trieste vanta il primato italiano della più alta densità di startup rispetto alla sua popolazione, tuttavia il valore corrisponde a un decimo di quello della Svizzera”.

“L'indotto portato da un congressista è pari a quattro volte quello di un turista – ha poi dichiarato Cristiana Cambissa Fiandra di TCC Srl –  Sono già previsti una serie di eventi di grande rilievo tra settembre 2020, il Trieste EspressoExpo a ottobre 2020 e due congressi medici internazionali da 1500 presenze tra il 2020 e il 2021. La grandezza di questo centro ci metterà molto al di sopra dei competitor del nordest”.

Al momento sono impegnati nei lavori tra gli 80 e i 60 operai a seconda delle fasi, senza contare i lavori per la viabilità e l'urbanistica negli spazi circostanti, organizzati dal Comune. L'assessore Tonel ha infine espresso soddisfazione per lo stato attuale dei lavori: “Finalmente dopo decenni di abbandono restituiamo questo spazio ai cittadini, quello del Centro Congressi è da ritenersi solo un primo passo. Molti sono gli interventi in corso per l'urbanistica e la viabilità e sarà prioritario diffondere tra i cittadini un cambio di mentalità, rendendo nota la possibilità di riappropriarsi di un'area nuova. Un grande evento come ESOF 2020 sarà determinante in questo senso”.

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