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Cronaca

Convegno CNA: idee e spunti per evitare gli sprechi delle risorse idriche

Dalla dispersione di acqua delle reti idriche, alle idee e soluzioni adottate dalle imprese per evitare gli sprechi. Povertà energetica in aumento per i cittadini

Si è tenuto ieri, 20 novembre, nell'auditorium del Salone degli Incanti, il convegno organizzato dal CNA di Trieste che ha affrontato grazie a diversi interventi, gli aumenti in bolletta e utilizzo dell'acqua come risorsa. Un folto pubblico ha assistito ai diversi interventi che hanno visto un confronto sul "tema acqua" tra cittadini e Istituzioni, soprattutto a seguito dei recenti aumenti in bolletta.  Nel corso dell'incontro sono state infatti analizzate non solo le problematiche, ma anche le possibili soluzioni capaci di modernizzare le attività economiche e il territorio, evitando sprechi sia in termini economici che ambientali.

Idee e accorgimenti per evitare sprechi

Le risposte e le idee sono arrivate da chi ogni giorno ha a che fare con consumi importati, ovvero gli alberghi, rappresentati da Guerrino Lanci, Presidente di Federalberghi, che ha illustrato i diversi accorgimenti necessari per evitare un consumo eccessivo delle risorse idriche e un conseguente risparmio. " La nostra categoria viene definita idroesigente, ma in realtà lo siamo tutti. Secondo le statistiche, mediamente consumiamo circa 50 m³ cubi di acqua all'anno, cifra che, nel nostro caso, aumenta significativamente, soprattutto perchè, nel momento in cui ci spostiamo, i nostri comportamenti diventano meno ecologici".

"Ecco quindi il nostro ruolo di imprenditori che, dal punto di vista energetico abbiamo apportato diverse migliorie, non solo perchè dovute, ma anche perchè dobbiamo confrontarci con il resto del mondo, molto più sensibile di noi". Lanci ha quindi elencato diverse soluzioni "semplicissime, dal costo limitato e che rispondono a normative obbligatorie in Italia", come la dotazione di sistemi di defangamento, che permettono una costante pulizia del sistema circolatorio, e sistemi di addolcimento dell'acqua.

Incentivi a piccole e medie imprese

"Sono necessari investimenti più marcati da parte del gestore per contenere e ridurre l'ingente dispersione di acqua che probabilmente oggi caratterizza il suo ciclo di distribuzione a causa dell'obsolescenza delle reti - ha dichiarato Giancarlo Carnea, presidente di CNA Trieste -. Inoltre riteniamo anche che le imprese consumatrici di acqua possano fare la loro parte se messe in condizioni di farle. Qui, quindi, il ruolo della Regione che con degli incentivi dovrebbe supportare le piccole e medie imprese che abbiano come obiettivo la riduzione dei consumi dell'acqua. Sperimentare con un bando lo stanziamento delle risorse necessarie, vorrebbe dire, per il Friuli Venezia Giulia, sostenere contemporaneamente la competitività delle imprese e intervenire con un provvedimento sul significativo contenimento della risorsa idrica per garantire un equilibrio ambientale".

Incentivi che sono stati confermati dall'Assessore Scoccimarro che ha evidenziato il costante impegno di "una giunta aperta e trasparente". Sempre secondo i dati tecnici riportati dalla Regione, le "perdite idriche delle reti acquedottistiche hanno un peso poco significativo per la Regione. Lo studio ARPA conferma che i prelievi totali concessi delle acque superficiali ammontano a 0,1 del totale, i prelievi dell'acqua sotterranea ad uso domestico ammontano a 59,4 del totale e quelli concessi ad uso idropotabile ammontano al -7,5 dei prelievi totali".
L'Assessore ha inoltre evidenziato che è in atto un piano a livello regionale finalizzato a perfezionare l’utilizzo della risorsa idrica in termini quantitativi e qualitativi, oltre alla volontà di voler promuovere tutte le azioni necessarie per un ammodernamento delle infrastrutture idriche regionali al fine di ridurre sensibilmente le perdite idriche.

La voce dei cittadini e la povertà energetica


Importante anche la voce dei cittadini. Angelo d'Adamo di Federconsumatori FVG ha infatti evidenziato la situazione critica che riguarda gli utenti e le bollette e la difficoltà delle loro letture, oltre all'evidente mancato coinvolgimento della cittadinanza in merito ad eventuali migliorie da apportare o considerazioni sul modo di gestire le utenze. D'Adamo ha anche evidenziato la situazione critica in Italia: sono, infatti, quattro milioni le persone che vivono in una situazione di povertà energetica e il 16% della popolazione non riesce a riscaldare adeguatamente la casa. Morosità colpevole inoltre in crescita, nonostante il bonus energia. "Molte regioni hanno introdotto il bonus sociale che va ad integrare la delibera ARERA. Si dovrebbero attuare diversi cambiamenti anche qui - ha dichiarato d'Adamo -. Il primo passo potrebbe essere quello di istituire un tavolo di lavoro coinvolgendo tutte le parti interessate".

Il Master dell'Università di Udine

Il confronto tra professionisti del settore, manager e studiosi è, invece, parte importante del Master in Innovazione tecnologica e management del ciclo idrico integrato dell'Università di Udine, presentato da Giada Rossi del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura di UniUD.  Il Master punta ad una maggiore consapevolezza per il settore Acqua e offre e incoraggia un colloquio aperto e propositivo per individuare soluzioni concrete in un settore in continua evoluzione come quello del ciclo integrato dell’acqua.

Andrea

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