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Cronaca

Movida, "Trieste Viva" in Comune: «C'è la volonta di migliorare anzichè ridurre l'intrattenimento»

Marco Segina, presidente del Comitato Trieste Viva: «Proposte volte al migliorare la convivenza tra cittadini residenti e cittadini avventori delle attività commerciali». Stefano Rebek: «Coinvolgere le politiche sociali nella trattazione dell'argomento "i giovani con bottiglie"»

«Oggi (giovedì 17 settmebre 2015, ndr) siamo stati sentiti in Comune dalla Terza Commissione consigliare portando un elenco puntuale dei problemi riscontrati da parte dei gestori con il regolamento "movida", ci sono state molte proposte da parte nostra - spiega Marco Segina, presidente del Comitato Trieste Viva -. Proposte volte al migliorare la convivenza tra cittadini residenti e cittadini avventori delle attività commerciali, anche volte a migliorare la trasparenza degli iter burocratici e normativi da rispettare per non incappare in sanzioni più o meno onerose da parte degli Esercenti».

«Utile l'intervento di Klinkon Fulvio - continua la nota publbicata sul gruppo "Comitato Trieste Viva" su Facebook - che ha puntualizzato sulla necessità forse di ridistribuire le forze dell'ordine sul territorio, a prevenzione di quegli atteggiamenti prevaricanti e incivili che sono causa del disturbo. Stefano Rebek ha continuato puntualizzando su come a nostro avviso vadano coinvolte le politiche sociali nella trattazione dell'argomento (alcool giovanile e movida "low cost da supermercato") in quanto "i giovani con bottiglie" non sono clienti degli esercizi e sono loro spesso a rendere deplorevole la Movida cittadina anizichè la musica o l'esercizio che mira solo ad avere clienti maggiorenni, lucidi con voglia sana di divertimento».

Sono state fatte proposte di modifica di altri punti del regolamento che toccano argolementi come «"bicchieri in vetro", insonorizzazioni delle finestre dei cittadini "disturbati" che vivono nelle vi del centro storico (da sempre fulcro del turismo e animate ), dell'introduzione di un "rec a punti" che miri a premiare quegli esercenti virtuosi che conducono l'attività di intrattenimento senza violare le regole.

«Qualuno ha detto che è assurdo premiare chi si comporta bene - commenta Segina - ma vorrei ricordare che la carota muove il mulo molto meglio che il bastone, e che le stesse assicurazioni applicano tariffe agevolate a quegli automobilisti che non provocano incidenti. Tralaltro una scontistica sulle tasse è già prevista nel comune, e prevede sgravi fiscali di imu a quei possidenti di appartamenti che non li tengono sfitti ma anzi li aggiornano alle richieste del mercato e li tengono sempre occupati».

«C'è la volonta di migliorare anzichè ridurre l'intrattenimento - conclude il presidente del comitato -, però agendo sulle vere cause del malessere da parte dei residenti che non sono sempre e solo causate dalla musica, ma ad esempio dall'inciviltà di alcuni che abbandonano bottiglie acquistate in super mercato, che urlano e urinano per città».

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