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Cronaca

Ferriera tema "caldo" in Consiglio... e i consiglieri vengono alle mani

Episodio avvenuto "dietro le quinte", a seduta conclusa. Pochi i testimoni e al momento nessuna dichiarazione da parte dei protagonisti Stefano Patuanelli (M5S) e Roberto Decarli (Trieste cambia con Cosolini)

La Ferriera e l'area a caldo dello stabilimento di Servola hanno scaldato gli animi in Consiglio Comunale ieri sera. Si parte subito dalla protesta (messa in atto con l'abbandono dell'aula) dei due rappresentanti del Movimento 5 Stelle che si sono visti negare «il diritto di presentare le motivazioni che ci hanno spinto a discutere della Ferriera», scrive Paolo Menis su Facebook; «negata la possibilità al primo firmatario di una richiesta di convocazione di consiglio comunale di intervenire per primo, come sempre accaduto, per spiegare le motivazioni della richiesta», sottolinea Stefano Patuanelli, che poi aggiunge «Marco Toncelli (capogruppo Pd, ndr) dice che è stato il sindaco a volere il Consiglio in merito».

Superato questo momento e intervenuti gli ospiti, tra cui la presidente della Regione Debora Serracchiani e la responsabile del Gruppo Arvedi per gli aspetti ambientali, nuove proteste da parte dell'opposizione per il tempo ridotto per gli interventi (dai 5 minuti a consigliere ai 5 minuti per ogni gruppo consiliare) o per l'abbandono della seduta da parte di sindaco, assessore comunale e presidente della Regione.

Portato a termine il Consiglio, ecco l'episodio incriminato: un post di Stefano Patuanelli su Facebook cita un'aggressione da parte di un collega, Roberto Decarli del gruppo "Trieste cambia con Cosolini". Sembra che un pugno, preceduto dalle minacce, sia partito nei corridoi dietro la sala del Consiglio. Subito un tweet di Ferdinando Avarino chiede spiegazioni, risponde il collega di Movimento Paolo Menis che chiarisce il gesto: «Decarli ha messo le mani al collo a Patuanelli».

Silenzio stampa intanto da parte dei due protagonisti del fatto.

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