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Cronaca

Al via l'evacuazione e i trasferimenti da La Primula: 36 anziani tra Trieste e Grado

A darne notizia è la stessa Azienda Sanitaria che afferma di aver "dotato la struttura dei Dispositivi di protezione individuale da subito". Ex ospizio marino in laguna, ospedale Maggiore e Salus le strutture nel capoluogo regionale

Trentasei ospiti della casa di riposo La Primula di Trieste dove la maggior parte delle persone al suo interno sono risultate positive al tampone hanno iniziato ad essere trasferiti verso altre strutture oggi pomeriggio. I cinque casi più gravi verranno portati all’ospedale Maggiore di Trieste, mentre altri sette ospiti con sintomatologia clinica più lieve troveranno posto nella casa di cura Salus; le ulteriori 24 persone partiranno per Grado, dove verranno trasferiti nella struttura dell’ex ospizio marino, tra venerdì e sabato.

I numeri shock della casa di riposo: leggi la notizia

I trasferimenti

Ad annunciarlo è una doppia nota del vicegovernatore del Fvg con delega alla Sanità Riccardo Riccardi e della stessa Asugi. Secondo l’Azienda la presenza di alcuni ospiti con febbre era stata segnalata il 4 aprile e il giorno successivo erano stati eseguiti “i primi tamponi a tutti gli altri ospiti e agli operatori”. Per l’Asugi l’assistenza agli ospiti e la messa in sicurezza degli operatori è stata riorganizzata fin da subito. Due giorni dopo infine la positività al tampone è stata notificata al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda che, secondo la nota, avrebbe “dotato la struttura dei Dispositivi di protezione individuale da subito”.

Il "nodo" in Fvg

Quello delle case di riposo è un argomento che sta tenendo banco dall’inizio dell’emergenza e che negli ultimi giorni ha suscitato un’attenzione sempre maggiore da parte della Giunta Fedriga e delle Aziende Sanitarie sul territorio. Proprio Riccardi infatti durante l’audizione online della III Commissione del Consiglio regionale, e in riferimento alla situazione della residenza per anziani di Paluzza, ha affermato che sono 16 gli operatori sanitari inviati all’interno. Riccardi ha indicato la necessità di un “ragionamento di natura complessiva in considerazione del fatto che accanto a delle strutture ben organizzate, ci sono alcune realtà avviate con il principale intento di aumentare i profitti rispetto a quanto veniva prima ricavato dagli affitti”.
 

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