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Cronaca

Cortei di CasaPound e Trieste Antifascista, la cronaca di una giornata intensa

Finisce la giornata in cui il corteo di CasaPound e quello dell'Assemblea Trieste Antifascista hanno attraversato Trieste. Di Stefano: "Siamo qui per celebrare una vittoria e non per parlare di politica". Trieste Antifascista: "Dove le istituzioni non si impegnano ci saremo noi"

Finisce la giornata in cui il corteo di CasaPound e quello dell'Assemblea Trieste Antifascista hanno attraversato Trieste, bloccando buona parte del centro. Nessuno scontro durante le due manifestazioni, sorvegliate speciali da centinaia di uomini delle forze dell'ordine. Carabinieri, Polizia di Stato, Digos, Polizia Locale, tutti impegnati nel garantire lo svoglimento pacifico di entrambi i cortei. Nessun momento di tensione, anche se la città ha assunto una veste militarizzata per buona parte della giornata. 

Il fermo di questa mattina 

Questa mattina prima dell'inizio dei due cortei alcune persone sono state fermate nei pressi del monumento a Giuseppe Verdi in piazza san Giovanni. Portati via dai Carabinieri che hanno provveduto all'identificazione e agli accertamenti di rito. Da indiscrezioni potrebbe venir contestato il reato di manifestazione non autorizzata. 

L'inizio della manifestazione a san Giacomo 

La partenza di CasaPound

L'assembramento dei due cortei 

Sia a campo san Giacomo che in largo Riborgo entrambi i cortei hanno visto l'affluenza di migliaia di persone. I dati parlerebbero di poco meno di 2000 persone per CasaPound e almeno 4000 per l'Assemblea di Trieste Antifascista. La Questura parla di 3000 per CP e 5000 per TAF. Il corteo di CasaPound era composto da poco più di 260 file composte da sei manifestanti ognuna. Il corteo Antifascista è partito verso le 15.30 mentre quello di CasaPound abbondantemente oltre le 16. Il leader di CP Simone Di Stefano prima dell'inizio del corteo neofascista ha parlato alla stampa, puntando il dito contro la politica e avrebbe affermato di voler denunciare un prete triestino (il riferimento dovrebbe essere a don Ettore Malnati che si era espresso contro il raduno ndr). 

Il corteo di CasaPound e il comizio di Di Stefano 

Da campo san Giacomo la manifestazione a cui hanno aderito molte sigle sindacali, partiti e gente comune, si è snodato fino a piazza Goldoni, dove era previsto l'arrivo finale. Qui i manifestanti hanno chiesto di poter proseguire oltre, senza successo. La manifestazione di CP ha proseguito fino in via Battisti e poi lungo il viale XX Settembre per poi giungere al punto di arrivo nei pressi del monumento a Domenico Rossetti. Qui il leader di CP Simone Di Stefano ha ricordato il sacrificio dei "600mila e più italiani che erano i nostri nonni, i nostri bisnonni che nella Grande guerra si sono battuti come leoni scrivendo col sangue i confini di questa nostra nazione. Noi oggi siamo qui per celebrare una vittoria sia chiaro. Una vittoria di popolo, di uomini che nelle trincee hanno trovato un momento di unità ed è questo che vorremmo rivedere nel nostro popolo.Non ci interessa parlare di politica, non siamo venuti qui per i voti". 

L'intervento di Lidia Menapace alla fine del corteo Antifascista

Alla conclusione del corteo Antifascista ha parlato anche Lidia Menapace, partigiana italiana di 94 anni giunta a Trieste per la manifestazione. "Credo che il successo di questa straordinaria giornata viene dal fatto che siamo tutti popolo, giovani e meno giovani. Siamo tutti uniti e unite. Dobbiamo ringraziare chi ci ha dato la possibilità di fare a Trieste una cosa di queste dimensioni". 

Finisce così una giornata in cui Trieste ha vissuto due cortei importanti dal punto di vista numerico. Il rischio che si creassero disordini era alto ma tutto, almeno fino ad adesso, è andato tutto liscio. CP si trasferisce al concerto organizzato. Sembra non sia Fiume la destinazione ma qualche altra località. Alcune voci e indiscrezioni indicherebbero la zona di Ronchi dei Legionari, simbolo della partenza di D'Annunzio e degli uomini che fecero la cosiddetta "impresa". A Trieste e provincia la Storia sembra essere di casa. 

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