Costi della politica, in un anno 75 mila euro in più per il Consiglio comunale
Il presidente Furlanič: «Troppi gruppi consiliari alzano i costi delle commissioni, poi ci sono stati molti consigli straordinari, due cittadinanze onorarie e ben sei sedute per il Piano regolatore». Consiglio comuneque virtuoso: presenza media dei consiglieri oltre il 90%
Un Consiglio comunale quello di Trieste dal doppio volto, si potrebbe pensare guardando i dati distribuiti questa mattina alla stampa dal presidente Iztok Furlanič nel corso della consueta conferenza sui costi della politica. Infatti, se da un lato salta all'occhio l'altissima percentuale di presenze dei consiglieri (ben oltre il 90%), dall'altro non si può non accorgersi dell'aumento del costo (quasi il 13%) dal 2013 al 2014.
«Per la prima volta pubblico la statistica relativa alle presenze - ha esordito il presidente del Consiglio comunale di Trieste -. Noterete che i consiglieri sono 44 invece di 40, questo perchè ci sono stati quattro avvicendamenti: sono stati sostituiti il povero Beltrame (deceduto in montagna, ndr) e i dimissionari Coloni, Faraguna e Bucci, al cui posto sono subentrati Brandolisio, Truglio, D'Adamo e Giorgi». «I dati dimostrano che la percentuale di presenze è considerevole - spiega Furlanič -: addirittura molti non hanno saltato neanche uno dei 45 consigli indetti, il che ci rende un Consiglio virtuoso». Infatti, esclusi Andolina (maglia nera con l'80% delle presenze), lo sfortunato Beltrame e il suo sostituto Brandolisio, tutti gli altri vantano presenze oltre il 90% e sono 15 (+1, Giorgi che ha partecipato all'unico Consiglio convocato prima della fine dell'anno) quelli che hanno partecipato al 100% delle sedute.
«Passando ai costi degli ultimi anni, considerando che il 2011 è un'eccezione perché ci sono state le elezioni e quindi attività si è bloccata per due mesi e mezzo - continua il presidente -, l'anno del record negativo è stato 2009, in cui il costo totale è stato di 690 mila euro; oggi invece (il 2014, ndr) siamo scesi a 660 mila euro, ma nel 2013 si è arrivati addirittura a 585 mila euro».
«Perché questo aumento di 75 mila euro dall'anno scorso - si è chiesto Furlanič -? La prima motivazione sta nell'aumento dei consigli comunali convocati, passati da 34 a 45: l'incremento è dovuto alle 6 assemblee convocate per l'approvazione Piano regolatore (compresi quelli che hanno superato la mezzanotte), 2 consigli in cui sono state consegnate cittadinanze onorarie (all'8° reggimento Bersaglieri e all'Ictp) e infine le 8 riunioni con relativa richiesta di convocazione straordinaria (audizione della soprintendente, quella dell'assessore Telesca, due sulla Ferriera, audizione dell'assessore Panontin, quella sull'accattonaggio molesto, un consiglio sulla fusione dei teatri e per ultimo quello sulla crisi delle Coop)»
«Un altro motivo, al quale stiamo già pensando di porre rimedio - ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale - è l'aumento dei costi delle commissioni, che sono diminuite dal 2013, ma è cresciuto il numero di gruppi consiliari. È in corso appunto la revisione del regolamento, perché onestamente una commissione di 21 componenti diventa un Consiglio ristretto visto che il totale dei consiglieri è di 40 unità».
«Ha portato un risparmio di circa 300 euro al mese il gettone dimezzato, però è aumentata la partecipazione dei consiglieri - ha spiegato Furlanič -, come appunto dimostrano i dati relativi alle presenze».
Come detto le sedute del Consiglio comunale sono state 45, di cui 11 si sono protratti oltre la mezzanotte, dando diritto al doppio gettone di presenza, «ma - ha tenuto a specificare il presidente - in due casi era già stato convocato per il giorno successivo, quindi non incide, e lo stesso vale se sono state convocate delle commissioni per il giorno seguente». Va poi specificato non si è trattato di un protrarsi di qualche minuto, proprio per percepire il doppio gettone, infatti solo in tre casi non è stata superata l'una di notte, mentre in un'occasione si è arrivati addirittura oltre le tre del mattino.
