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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Crocifisso rimosso, a "giudizio" il professore gay del Carducci

15.09 - Il sindacato Cobas: «Vicini al prof Zotti: organizzato un presidio presso l'Ufficio Scolastico Regionale»

«E alla fine il procedimento disciplinare è arrivato. L’insegnante che il 23 ottobre scorso aveva tolto il crocifisso dal muro dell’aula dove insegna, il 1° dicembre dovrà recarsi all’Ufficio Scolastico Regionale del Friuli Venezia Giulia per difendersi dalle contestazioni che gli sono state mosse». A dare la notizia è il Cobas Scuola Fvg in un comunicato stampa firmato da Daniela Antoni. «Contestazioni che - continua la nota -, per quello che ci risulta, vorrebbero il lavoratore essere colpevole per aver esercitato il libero diritto di espressione e di critica, per aver esposto la scuola a polemiche a livello mediatico, cosa che non corrisponde al vero, per aver rimosso un arredo scolastico che si scontra con il diritto del lavoratore di operare in un luogo privo di simboli religiosi, quale il crocifisso, la cui collocazione nelle scuole elementari e medie risale al 1928, come frutto dell'inizio del processo di “conciliazione” tra il Regime Fascista e la Chiesa Cattolica».

davide zotti-2Il sindacato si schiera dunque a favore del professore del Carducci Davide Zotti, ormai noto per il suo eclatante gesto, confessato pubblicamente e spiegato nei particolari in un comunicato rilasciato dall'Arcigay, ricevendo però moltissime critiche da parte della politica locale e non (indifferentemenre dallo schieramento): «I Cobas Scuola seguiranno ora le vicende disciplinari e giudiziarie che Davide Zotti, docente di un Liceo triestino, dovrà affrontare dal prossimo primo dicembre per aver deciso di non insegnare più con un crocifisso sopra la testa, convinto che in uno Stato laico la scuola pubblica non debba esporre simboli religiosi che nel nostro Paese fanno diretto riferimento alla Chiesa cattolica, una Chiesa che nei suoi documenti ufficiali e nelle dichiarazioni dei suoi più importanti rappresentanti delegittima le persone omosessuali, calpestando la loro dignità di persone».

«Proprio per essere vicini al prof. Zotti, che dovrà difendersi dalle accuse mossegli, per evitare le ingiuste conseguenze delle prevedibili sanzioni, i Cobas scuola annunciano per lo stesso giorno alle ore 15.30 un presidio presso l'Ufficio Scolastico Regionale, in Via Santi Martiri 3 a Trieste - speiga Daniela Antoni -. Chi crede che la difesa di una scuola libera da simboli religiosi rappresenti un punto irrinunciabile per una democrazia, proprio perché la laicità delle istituzioni è garanzia di rispetto e riconoscimento di tutte le differenze, è invitato a partecipare al presidio per lanciare un messaggio di solidarietà a Davide Zotti e di affermazione del principio di laicità dello Stato».

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