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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ville storiche del Fvg in rete, Serracchiani: «Bisogna far conoscere questi capolavori»

Mettere le ville del Fvg in rete non solo per valorizzarle ma anche per creare appositi percorsi capaci di allargare al pubblico la conoscenza di questi importanti capolavori

Mettere in rete la villa di Moimacco con altre strutture simili presenti in Friuli Venezia Giulia non solo per valorizzarle ma anche per creare appositi percorsi capaci di allargare al pubblico la conoscenza di questi importanti capolavori.

È stato questo il motivo della visita compiuta dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, a villa de Claricini Dornpacher, un complesso che si trova nel borgo rurale del cividalese composto da una grande dimora gentilizia, un cortile d'onore, una cappella, due barchesse, il giardino e il parco. A ciò si aggiunge un vasto appezzamento di terreno dedito a seminativi ed una cantina vinicola.

Accompagnata dal sindaco di Cividale, Stefano Balloch, dal presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione de Claricini, Giorgio Trusgnich, e dal presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, Serracchiani ha compiuto una visita alla villa e al parco della dimora assieme a Laura Tilatti, segretaria della Fondazione e custode dell'intero complesso.

La presidente Fvg ha così avuto modo di apprezzare la dimora in cui è conservato materiale originario dell'epoca appartenuto alle famiglie che vi hanno abitato nel tempo, nonché una preziosa biblioteca con oltre 3mila opere, 5mila volumi e un archivio contenente documenti datati a partire dal metà del 1400.

Al termine della visita, Serracchiani ha evidenziato l'importanza e la valenza di questo edificio all'interno del patrimonio artistico e culturale del Friuli Venezia Giulia. «Per me è stato importante - ha detto - vedere una struttura che non conoscevo. Questa villa straordinaria rappresenta un tratto del percorso storico e della memoria della nostra regione che merita di essere valorizzata. Ed è per questo motivo che, insieme al Comune di Cividale e alla Fondazione de Claricini, studieremo come mettere in rete questa dimora con alcune delle altre già presenti nel territorio regionale quale, ad esempio, Villa Russiz di Capriva».

«Se riusciremo a creare un circuito - ha concluso la presidente - daremo la possibilità ai visitatori di apprezzare un importante patrimonio e sostenere il mantenimento di strutture che rappresentano una ricchezza per le comunità dove si trovano questi importanti edifici».

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