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Cronaca

Cultura, Torrenti: «Nel 2018 1,4 mln per musei e biblioteche»

«Aumento del 50 per cento delle risorse per il triennio 2018-20»

L'incremento del 50 per cento di risorse a musei e biblioteche per il prossimo triennio è tra i capisaldi della legge di Stabilità 2018 in ambito culturale. «Siamo estremamente soddisfatti perché in questi anni abbiamo aumentato il sostegno in modo importante, dando stabilità al settore dello spettacolo, del cinema, della ricerca, ma in particolare quest'anno abbiamo rilanciato gli investimenti per biblioteche e musei con un aumento del 50 per cento delle risorse per il triennio 2018-20», ha commentato l'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, a margine dei lavori dell'Aula. «Per i musei, che come è noto sono attrattori non solo culturali ma anche turistici, siamo passati dalle poche risorse utili solo per l'ordinaria amministrazione a bandi importanti per valorizzare progettualità, riallestimento, ricerca e catalogazione. Abbiamo fatto anche un ulteriore importante incremento di investimenti sul protocollo della lettura, perché se il Friuli Venezia Giulia è già la regione con il più alto tasso di lettori, è anche vero che occorre non fare mancare questi investimenti per non perdere il primato», ha aggiunto Torrenti.

Secondo Torrenti, ora anche l'Ente regionale patrimonio culturale della Regione (Erpac) potrà «essere partner ideale dello sviluppo di musei importanti, come le Gallerie del Tiepolo di Udine, il museo di storia locale Tiere motus di Venzone, il museo carnico delle Arti popolari Gortani di Tolmezzo, che fino a oggi non potevano essere finanziati dalla Regione».

Anche in merito alla promozione e tutela delle lingue minoritarie Torrenti ha tenuto a rimarcare la continuità dell'amministrazione regionale nel sostegno al settore, in cui anzi spesso i finanziamenti sono stati incrementati.

«Oltre a corposi riparti della legge 38 per la tutela dello sloveno e il mantenimento delle poste sul tedesco, siamo intervenuti più che raddoppiando i fondi sul friulano, attraverso soprattutto l'Arlef-Agenzia regionale per la lingua friulana (dai 400 mila euro a disposizione del 2013 è passata agli odierni 900 mila euro), la Società filologica friulana (dai 150 mila euro del 2013 ai 350 mila euro in assestamento 2019), Radio Onde furlane (raggiunge ora 150 mila euro l'anno) e l'incremento dei fondi per la Festa della Patrie, che - ha rimarcato Torrenti - sta riscuotendo sempre maggiore consenso e interesse».

Fra le modifiche accolte alla collegata due emendamenti prevedono che le Conferenze rispettivamente per la lingua slovena e per quella friulana, chiamate per legge a riunirsi almeno una volta nel quinquennio di legislatura, adempiano a questo impegno entro i primi 24 mesi. «Sarà di certo più utile organizzare le Conferenze, che sono un momento di verifica e confronto sull'efficacia delle politiche sulle lingue minoritarie, entro il biennio: ciò consentirà di fare un punto a metà legislatura e eventualmente reindirizzare alcuni interventi», ha convenuto Torrenti.

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