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Cronaca

Da oggi Rai FVG in tecnologia digitale

Il Friuli Venezia Giulia è la terza regione in Italia, dopo le sedi di Campobasso e Palermo, a passare alla tecnologia digitale

Il Friuli Venezia Giulia è la terza regione in Italia, dopo le sedi di Campobasso e Palermo, a passare alla tecnologia digitale: il cosiddetto switch-off è avvenuto oggi, in concomitanza con il Tgr delle ore 14.00, rispettando in pieno la tempistica prevista, come in collegamento da Roma il responsabile del coordinamento delle sedi regionali ed estere della Rai, Alessandro Zucca, ha confermato oggi all'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti ed al vicepresidente del Consiglio regionale Paride Cargnelutti, nel corso della riunione del tavolo di confronto Rai-Regione.

Al tavolo, assieme a Torrenti e Cargnelutti, il presidente del Corecom FVG Giovanni Marzini, il direttore della sede Rai FVG Guido Corso, i vertici nazionali per la digitalizzazione delle sedi della Rai e della Comunicazione di Rai Way, Giancarlo Zinzilli e Carmen Botti, il responsabile Rai Way per il Friuli Venezia Giulia Nevio Merlino.

Da oggi, dunque, la sede regionale Rai transita dall'analogico al digitale, con un complessivo incremento della qualità di servizio e con un lavoro che proseguirà nell'arco dei prossimi due mesi investendo complessivamente tutta la programmazione.

Viene dunque confermata l'attenzione dell'azienda nei confronti del Friuli Venezia Giulia, ha osservato Guido Corso (ulteriori lavori sono stati nel frattempo realizzati nel palazzo di via Fabio Severo a Trieste), con investimenti che sono pertanto in linea con le aspettative e le esigenze manifestate dalla stessa Giunta regionale nell'arco dell'ultimo periodo, ha dichiarato l'assessore Torrenti.

«Grazie a questi interventi vogliamo 'stimolare' anche un miglioramento delle produzioni ed un ampliamento della gamma dell'offerta Rai per il Friuli Venezia Giulia», ha quindi dichiarato Torrenti, puntando ad esempio sul Canale 103/Rai 3 bis.

«Le trasmissioni Rai sono particolarmente seguite ed efficaci in tutta la regione e quindi è fondamentale per l'Amministrazione regionale poter 'trasformare' gli investimenti tecnologici in contenuti a favore dell'utenza», ha osservato Torrenti.

Nel corso della riunione è stata quindi affrontata con particolare attenzione, su precisa richiesta dello stesso assessore e del vicepresidente Cargnelutti, la criticità della ricezione del segnale Rai nella provincia di Udine e nel capoluogo friulano.

Da parte di Rai Way FVG è stato fornito tutto il supporto possibile prima e dopo la necessaria disattivazione (avvenuta a metà dicembre) del segnale Rai che dal sito di Udine utilizzava il Canale 25 e che riguarda il multiplex 1 (Rai 1, Rai 2, Rai 3, rai news 24), contraddistinto sui televisori nell'ultimo anno e mezzo comunque della dicitura "provvisorio».

L'opera di informazione della Rai sull'esigenza di risintonizzare il televisore o il decoder, anche in considerazione di numerose segnalazioni che giungono soprattutto dall'area udinese, proseguirà anche nei prossimi giorni, hanno confermato Guido Corso e Nevio Merlino, utilizzando in particolare lo strumento radiofonico ed una mail "dedicata" (tvdigitalefriuli@rai.it), attraverso la quale verranno offerte tutte le indicazioni tecniche e le possibili soluzioni.

«Spiace che l'utenza stia andando incontro a questi problemi - ha evidenziato l'assessore Torrenti - ed auspichiamo che possano essere risolti quanto prima, nell'interesse delle nostre collettività e del miglioramento della qualità del servizio».

Il Tavolo Rai-Regione ha inoltre affrontato i temi della sviluppo delle trasmissione di produzioni televisive tramite pod-cast, sul quale anche recentemente la presidente della Regione Debora Serracchiani era intervenuta nei confronti del direttore generale Rai Luigi Gubitosi, nonché (alla presenza dei vertici dell'Arlef, l'Agenzia regionale per la Lingua friulana) sulle comuni azioni di tutela e di valorizzazione della lingua friulana negli spazi di programmazione radiotelevisiva regionale.

In questo contesto, l'assessore Torrenti ha manifestato la volontà di affiancare gli sforzi della Rai, ribadita anche dal direttore Alessandro Zucca, per possibili nuove sinergie e per un utilizzo del canale 103 sempre più anche come "canale delle lingue minoritarie».

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