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Cronaca Piazza Unità d'Italia

PD e Forza Italia contro i Cinque Stelle: "Petizione su piazza Unità strumentale, imbrogliato anche Magris"

Babuder: "L'apertura di un esercizio commerciale è consentita da precise norme". Toncelli: "Classico comportamento in malafede". Oltre 1500 firme presentate dalla pentastellata Vivana Dal Cin

Da piazza San Pietro a piazza Grande, per finire alla piazza che celebra l’unità d’Italia, l’identità della piazza aperta sul mare più grande d’Europa sembra essere messa di nuovo in discussione. Non tanto per la toponomastica, bensì per la futura presenza del supermercato targato Despar che dovrebbe essere realizzato al piano terra del “vecchietto” della piazza, vale a dire palazzo Pitteri. La realizzazione del supermercato ha “spaccato” in due la città. Da un lato chi non lo vuole, dall’altra i favorevoli. Come accade sempre in questi casi, anche la politica stessa prende posizione. Negli scorsi giorni in VI Commissione del Comune di Trieste maggioranza e opposizione hanno discusso apertamente della petizione "targata" Cinque Stelle.

Babuder: "Candidati alla Camera caldeggiano una raccolta firme"

Il consigliere di Forza Italia Michele Babuder è furente. "È innegabile il valore paesaggistico e storico architettonico che riveste la Piazza Unità d'Italia, diverso, invece, è esporre una petizione - sempre legittima e comunque utile - accusando l'Amministrazione comunale di scelte inconsapevoli e inadeguate rispetto all'apertura di un esercizio commerciale, consentita invece da precise norme".

"A tal riguardo rilevo, invece, la particolarità che siano dei consiglieri comunali e/o dei candidati alla Camera appartenenti a un movimento politico, peraltro presente in Consiglio comunale, a caldeggiare una raccolta firme. Un tanto perché a tutti noi consiglieri è riconosciuto il diritto (dovere) di presentare proposte, anche di iniziativa consiliare, volte a contribuire alla gestione della res publica e raggiungere il medesimo scopo attraverso un concreto e fattivo impegno amministrativo e politico".

Gli intellettuali finiti nel "tranello a Cinque Stelle"

Per Marco Toncelli del Partito Democratico “si tratta di una petizione chiaramente strumentale, palesemente pilotata secondo il tradizionale spirito grillino di demonizzare le istituzioni (a prescindere dal colore politico) e purtroppo anche alcuni intellettuali sono caduti nel tranello”. Il riferimento del consigliere Dem è riferito a uno dei primi firmatari della petizione, lo scrittore Claudio Magris.

“Siamo tutti d'accordo sulla storia, sulla bellezza e sul valore della piazza e nessuno lo discute – ha aggiunto Toncelli - ma altra cosa è il classico comportamento in malafede, evidenziato anche dalla modalità dell'illustrazione del testo dalla ex candidata al Parlamento per il M5S, consapevoli, anche alla luce - casomai ci fosse bisogno - delle ampie e chiare spiegazioni sia tecniche che amministrative fornite in sede di commissione”. “È veramente triste che certe forze politiche continuino a fare propaganda prendendo in giro le persone e,  inoltre, è assolutamente fuori luogo parlare prima di aver visto qualsiasi stralcio di progetto”.

La petizione targata Cinque Stelle

Il giorno dopo la bufera, Viviana Dal Cin dei Cinque Stelle ha commentato come “il pur meritevole proposito di salvare l’atmosfera e l'immagine della Piazza, che nasce istituzionale e non di mercato, non sia fine a se stesso ma sia il principale strumento per garantire una costante crescita dell’afflusso turistico in città”. “Salvaguardiamo quindi il bene più prezioso che abbiamo, la bellezza della nostra città, e non lasciamo che iniziative private compromettano un bene dal valore inestimabile e impalpabile, che è di tutti e che deve essere garantito integro e non svilito da attività commerciali non in sintonia con l'aspetto storico, etnologico ed estetico del luogo” ha concluso nella nota.

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