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Cronaca

Sanità: dipendenti del Sores "in fuga" e il direttore si dimette

Alla centrale operativa di Palmanova 31 dipendenti su un totale di 38 avrebbero chiesto mobilità. Nursind Udine: "Avevano accumulato 150 ore di straordinario annuo. Situazione insostenibile" Fials: "Operatori professionali ma carenze organizzative. Tra i colpevoli non solo Antonaglia"

Ha dato le dimissioni ieri notte il Direttore della Sores (Sala operativa emergenza sanità) Vittorio Antonaglia, mentre alla centrale operativa di Palmanova  in cui vengono gestite tutte le emergenze del FVG 31 dipendenti su un totale di 38 avrebbero chiesto mobilità. Lo dichiara il NurSind di Udine, specificando che “la percentuale è imponente se si pensa che 7 di loro sono in malattia e una in congedo maternità”. 

NurSind Udine: "Situazione insostenibile"

Il tutto sarebbe accaduto a poche ore dalle proteste del sindacato udinese, come dichiara il segretario territoriale è Afrim Caslli: “Abbiamo chiesto a gran voce le dimissioni del Direttore della Sores, vista la situazione in cui versano i dipendenti”. “Più volte – continua Caslli - abbiamo chiesto una dotazione minima di 52 persone affinché il servizio funzionasse in sicurezza, ma ogni appello è stato disatteso”.

Secondo il NurSind il numero di infermieri si sarebbe assottigliato durante le ferie estive e, da allora, sarebbe rimasto lo stesso: “sabato scorso quando nel turno di notte, 5 infermieri hanno processato 328 chiamate, hanno gestito l’attività di espianto organi, 111 interventi di cui uno gravissimo. Ciascun operatore ha accumulato 150 ore di straordinario annuo. A questo si aggiungono: mancanza di attrezzature, computer, spogliatoi, stipetti. Una scia di criticità che gli operatori non sono più disposti a tollerare”.

Shaurli: "Riccardi avrebbe dovuto intervenire"

Nel pomeriggio, alle 15, l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi incontrerà personalmente gli operatori SORES per definire la situazione e trovare un punto d'incontro, nel frattempo il segretario regionale del PD Cristiano Shaurli critica il suo operato in una nota stampa: "Le dimissioni del direttore Antonaglia mettono ancor più in luce la situazione molto problematica di un servizio vitale per i cittadini, di cui l'assessore Riccardi deve essere a conoscenza e su cui avrebbe dovuto intervenire". “In verità - ricorda Shaurli - Riccardi si era espresso sull'inadeguatezza della dotazione tecnologica oltre un anno fa, quando annunciava che avrebbe avviato 'con immediatezza azioni correttive complessive': azioni talmente 'immediate' che le stiamo ancora aspettando. E Riccardi sa anche che le questioni relative a personale e tecnologia vanno in capo ad ARCS, e così anche i ritardi nelle risposte". 

FIALS: "Dimissioni Antonaglia non sono la soluzione"

Secondo Dino Roggi, dirigente sindacale FIALS presso l'ARCS (Azienda Regionale Coordinamento per la Salute), "le dimissioni del dottor Antonaglia non sono sicuramente la soluzione del problema ma solo un forte segnale di inizio, auspichiamo, di una revisione seria e concreta  del sistema dell'emergenza. Ci sono sicuramente altre figure di vertice in ARCS che devono condividere la responsabilità in cui versa attualmente la Sores".

A quanto riporta la FIALS, la situazione si trascina da due anni e mezzo ed è "ormai ai limiti della sostenibilità". A riprova di ciò ci sarebbe "la mancata attrazione di Sores nei confronti dei professionisti e il tentativo di fuga (mobilità volontaria) della quasi totalità di chi ci lavora; l'ARCS lo sapeva, ma probabilmente non ha tenuto in debita considerazione quanto segnalato anche dalla FIALS fin dal 2017". Secondo Roggi, nonostante le professionalità degli operatori, il punto debole del sistema è stato proprio "il supporto organizzativo sul quale, chi doveva, non ha apportato i correttivi necessari attendendo il prevedibile collasso del sistema".

FSI USAE: "Il successore non potrà che migliorare il caos"

FSI USAE, in una nota, dichiara "da un lato siamo sfacciatamente convinti che il successore non potrà che migliorare il caos che regna al 118 regionale e le relazioni sindacali, dall’altro siamo molto preoccupati per le modalità con la quale si è giunti all’addio. Nel bel mezzo di un malessere generalizzato degli operatori della Sores ed inseriamo anche quelli che giornalmente sono in ambulanza, l’istituzione non può esser abbandonata, piuttosto si corra ai ripari e si dia ascolto anche a quelle note sindacali che quotidianamente hanno denunciato problematiche note sorte immediatamente dopo la scellerata scelta della giunta Serracchiani di dar avvio contemporaneamente al NUE112 ed alla  centrale unica dell’emergenza che di fatto ha depauperato il prezioso bagaglio d’esperienza di moltissimi infermieri di centrale operativa".

"Si fatica a comprendere - conclude la nota di FSI USAE - come a fronte di lauti guadagni frutto di contratti dirigenziali, per carità legittimi, sembra non corrispondere quel senso del dovere e di responsabilità che dovrebbe appartenere a chi amministra la res publica. E come al solito a rimetterci è sempre chi è in prima linea".

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