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Cronaca

Più autobus a Barcola d'estate, Dipiazza "boccia" il progetto

Il primo cittadino ha affermato, in riferimento al lungomare che "mettere autobus in più non risolve niente. Un aiuto deriverebbe da navette da 18 metri che potrebbero percorrere il tratto tra piazzale 11 settembre e il bivio". Bocciato un accordo formale tra Regione, Trieste Trasporti e Comune che avrebbe portato circa 1000 posti in più all'ora

Un progetto formalmente condiviso tra Regione, Trieste Trasporti e il Comune di Trieste che avrebbe potenziato il servizio pubblico per Barcola ha trovato la netta opposizione del sindaco Roberto Dipiazza. All’interno della discussione tenutasi questa mattina nella III Commissione consiliare, il primo cittadino ha affermato che “mettere 22 autobus in più non serve a niente”. Sulla “bocciatura” del progetto, Dipiazza ha affermato a TriestePrima che “non è un problema mio”.

38 mila chilometri di corse in più: cosa prevedeva l'accordo

Il progetto, di cui non c’era ancora niente di ufficiale sulla carta bensì un gentlemen agreement, avrebbe visto un costo totale di poco più di 150 mila euro, con tre apporti di 50 mila euro di TT, Regione e Comune di Trieste. Questo progetto avrebbe portato all’intensificazione del trasporto pubblico sulla riviera barcolana, con “38 mila chilometri in più di corse sul tratto Trieste-Miramare” ha affermato Michele Scozzai, responsabile della Comunicazione di Trieste Trasporti. Il progetto sarebbe dovuto partire, idealmente, il 6 maggio e chiudersi a dicembre e avrebbe previsto “circa 900 posti all’ora in più rispetto a quelli esistenti, nel periodo tra maggio e giugno, e circa 1100 posti aggiuntivi per il periodo estivo” ha dichiarato Scozzai.

"Mettere autobus in più non serve"

Secondo il sindaco “mettere delle navette lunghe 18 metri che circolino tra Barcola e il bivio di Miramare permetterebbe di alleggerire quel tratto di quasi tre chilometri che d’estate è totalmente congestionato. Sarebbe un aiuto, non la soluzione. Mettere autobus in più non risolve niente”.

Trasporto pubblico, servizio notturno: i temi della Commissione

I temi centrali hanno riguardato da vicino il potenziamento della frequenza di trasporto pubblico, l’intensificazione delle corse, un ipotetico servizio notturno e alcune criticità particolari presentate sia dalla TT, che da alcuni consiglieri comunali. “Ogni giorno abbiamo circa 5600 corse – ha specificato Scozzai – e in riferimento alle corse notturne, riprodurre lo stesso servizio che normalmente abbiamo nel diurno sarebbe impensabile. Una soluzione potrebbe essere il servizio a chiamata, un po’ come il progetto sperimentale che faremo partire per il Carso dove si potranno prenotare gli autobus via web. Su questo stiamo lavorando insieme con la Regione”.

Il servizio notturno a chiamata? 

Il servizio notturno ha dei costi elevatissimi e la “chiamata” è un’opzione che in alcune città d’Europa viene già utilizzata e, come ha riferito la TT, “andrebbe eventualmente pensato e condiviso anche con le istituzioni”. Roberto De Gioia ha affermato che “i quasi tre chilometri di lungomare potrebbero essere raggiunti grazie al mare. Per portare le persone sul litorale basterebbe intensificare un servizio marittimo. In tutto questo mi chiedo solo perché debba esserci solamente l’apporto pubblico”.

Su questo la TT ha spiegato come “che “l’armatore ha dei costi ed è ovvio che potenziare il servizio marittimo è un’operazione che si può fare solo con l’intervento di un terzo soggetto investitore”. Il costo di un servizio simile, si potrebbe aggirare, secondo indiscrezioni basate su preventivi vecchi, sul milione di euro. 

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