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Cronaca

Disabilità, Telesca: «Continua "Dopo di noi": l'assistenza a chi non ha più sostegno familiare»

«Un riparto che ha destinato alla nostra regione la somma di 1,8 milioni di euro per il 2016 in relazione alla legge nazionale 112»

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore a salute e integrazione sociosanitaria, Maria Sandra Telesca, ha approvato gli indirizzi di programmazione del Fondo 2016 per l'assistenza delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, il cosiddetto "Dopo di noi", e ha confermato gli stessi interventi anche per il 2017.

«Viene così corrisposta - ha rilevato Telesca - l'esigenza di far pervenire d'urgenza al ministero della Salute gli indirizzi di un riparto che ha destinato alla nostra regione la somma di 1,8 milioni di euro per il 2016 in relazione alla legge nazionale 112». Il ruolo di regia della fase attuativa degli interventi e la gestione delle relative risorse sarà affidato in Friuli Venezia Giulia «a un soggetto pubblico, aperto al confronto con gli altri attori, pubblici e privati, coinvolti nei percorsi di tutela delle persone disabili».

Le risorse del Fondo verranno ripartite tra gli enti gestori dei servizi per le presone disabili sulla base della popolazione residente nel territorio di riferimento di età compresa tra i 18 ed i 64 anni di età. Entro trenta giorni dall'assegnazione da parte del Ministero della quota di Fondo spettante alla Regione, gli enti in questione presenteranno dei progetti, predisposti su schede messe appositamente a punto dagli uffici regionali.

Qualora, a seguito della presentazione dei progetti, in uno o più territori emergesse un fabbisogno di risorse inferiore all'importo indicato nel riparto, le somme eccedenti saranno ripartite tra i gestori delle restanti aree territoriali con i medesimi criteri utilizzati in sede di prima ripartizione. «Con il Dopo di Noi - ha osservato Telesca - trova una risposta stabile e duratura un problema di rilievo sociale enorme. Dal punto di vista organizzativo, sono coinvolti gli enti che già gestiscono sul territorio regionale i servizi delle persone disabili in un percorso di confronto che si deve avvalere del supporto di molti. Il "Dopo di noi" apre, infatti, un capitolo importante e una sfida sociale e culturale innovativa che richiede l'attenzione di tutti i soggetti interessati a contribuire a buon funzionamento della norma».

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