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Cronaca

Corteo: "no Election Day" del Movimento Trieste Libera. Domenica Ore 10:30 p.Zza della Borsa

Ritrovo: 3 marzo 2013, ore 10:30, piazza della Borsa, Trieste/Trst/Triest.Percorso: Piazza della Borsa - Corso - via Imbriani (già via San Giovanni) - via del Torrente (Carducci) - piazza della Caserma Grande (Oberdank) - via Von Ghega - piazza...

Ritrovo: 3 marzo 2013, ore 10:30, piazza della Borsa, Trieste/Trst/Triest.
Percorso: Piazza della Borsa - Corso - via Imbriani (già via San Giovanni) - via del Torrente (Carducci) - piazza della Caserma Grande (Oberdank) - via Von Ghega - piazza della Stazione.

Manifestazione/Corteo organizzato dal Movimento Trieste Libera, per ribadire l'illegittimità delle elezioni italiane nel Territorio Libero di Trieste.
Nel frattempo, visto che la manifestazione si svolgerà dopo il 24/25 febbraio, ad elezioni (illegittime) già avvenute, l' evento assumerà anche valenza di forte denuncia verso un comitato d' affari rispondente a padrini italiani per i quali il bene di Trieste riveste importanza zero ... tale comitato d' affari permette a sgherri fuorilegge di rapinare i triestini presentandosi come "equitalia spa"; in questo ultimo periodo, inoltre, pressioni sull' autorità portuale hanno fatto si che le ultime sparute ragioni sociali operative presenti all' interno del Porto Franco Nord siano state fatte sloggiare ...

L'apertura di credito nei confronti della cosiddetta democrazia rappresentativa italiana è venuta meno, a Trieste più che altrove.

In quasi sessant'anni nessun politico al quale sia stato dato in buona fede dagli elettori Triestini il mandato per rappresentare la nostra città alla Camera ed al Senato italiani ha dimostrato di aver neppure lontanamente compreso la preziosa specificità insita nella posizione - in tutti i sensi - strategica centro europea di Trieste e del suo Porto Libero Internazionale, perciò l'italia ha definitivamente dimostrato di non meritare Trieste.

La battaglia di Trieste Libera non fa propri componenti nazionalistici o etnici ma amministrativi sì, eccome? Trieste, per sopravvivere deve assolutamente veder riattivate tutte le norme legislative recepite anche dalla sconfitta Italia (legge n. 3054 - 25 novembre 1952, GU n. 10 del 14 - 1 - 1953) ed internazionali vigenti, chiederlo nuovamente a rappresentanti di partiti italiani equivarrebbe a perpetrare un crimine contro noi stessi.

Gli allegati al Trattato di pace di Parigi studiati ad hoc per il Territorio Libero di Trieste costituiscono una sorta di perfezione legislativa, creata nel brevissimo ed irripetibile periodo di quiete post bellico, tali allegati tuttavia sono incredibilmente attuali, un modello di "zeitgeist" / di "spirito del tempo".

Continuare a votare, a recarci alle urne italiane e "tappandoci il naso barrare una preferenza" sarebbe solo accanimento terapeutico per Trieste.


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