"Droghe dello stupro" nei locali a Bologna: nei guai anche un triestino
L'operazione dei Carabinieri è nata dopo la segnalazione di alcuni cittadini. Le quantità sequestrate sul mercato avrebbero fruttato 150mila euro
Una rete di trafficanti di droghe sintetiche è stata smantellata dai Carabinieri del Nucleo Operativo. L'indagine è nata dalle segnalazioni partite dai locali notturni bolognesi e ha portato al fermo di quattro persone, a seguito delle perquisizioni domiciliari: un bolognese di 48 anni, con precedenti di polizia, un cosentino di 38 anni, con precedenti per spaccio, un triestino di 43 anni, e un 52enne di Parma, questi ultimi entrambi incensurati.
Al momento, per il triestino è stato emesso un divieto di dimora a Bologna, per altri due sono stati disposti gli arresti domiciliari e per un terzo gli arresti. Si tratta di "insospettabili", lavoratori e imprenditori, che "arrotondavano" vendendo GHB, la cosiddetta "droga dello stupro", cocaina, mefedrone e pentedrone, un quantitativo che immesso sul mercato avrebbe fruttato quasi 150mila euro.