È triestina la prima enoteca di Città del Capo
Il merito è di Marta Gobbo e Raphael Paterniti, che hanno abbandonato lavori stabili e prestigiosi a Trieste per trasferirsi, insieme ai due figli, in Sudafrica
La prima enoteca realizzata a Città del Capo vanta paternità triestina. Il merito è di Marta Gobbo e Raphael Paterniti, che hanno abbandonato lavori stabili e prestigiosi a Trieste per trasferirsi, insieme ai due figli, in Sudafrica. Qui, lo scorso anno, hanno fondato Openwine, enoteca che serve più di duecento etichette sudafricane con ampia di cibi.
«Da noi – racconta la coppia di triestini - non serviamo vini italiani, valorizziamo le etichette locali, non importiamo nulla. E così siamo diventati anche molto apprezzati dai produttori, che da noi trovano un punto di incontro, di confronto e che amano tanto incontrare direttamente i clienti e spiegare loro le caratteristiche dei vini e del territorio». Tutta la storia di Marta e Raphael è disponibile sul sito www.borninfvg.com.